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Gli ANZIANI: un dono prezioso da riscoprire e di cui prendersi cura

«La forza si manifesta pienamente nella debolezza» (2 Cor 12, 9)

di Patrizia Capone

Il termine “dono” può essere considerato un sinonimo di “generosità”, ed è proprio la generosità una “virtù” che accomuna molti anziani. Loro, i nostri nonni, sono sempre pronti a regalare il proprio tempo a figli e nipoti, a raccontarsi, a sostenere emotivamente e, talvolta, anche economicamente i propri cari in difficoltà. Loro non negano mai un sorriso, una parola buona, anche quando la sofferenza fisica rende i loro corpi e le loro menti fragili, anche quando vengono lasciati soli, abbandonati nell’assordante silenzio di case vuote, perché tutti troppo impegnati nella frenetica quotidianità.

Proprio per sottolineare l’immenso valore degli anziani (e per aiutarci a non dimenticare che dietro ognuno di loro si cela un profondo bisogno di amore e che “prendersene cura” si traduce nel preservare la più sana memoria del passato, per costruire un futuro migliore), Papa Francesco ha istituito, nel 2021, la “Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani”, che ricorre in prossimità del giorno (26 luglio) in cui si festeggiano i "nonni" di Gesù, i Santi Gioacchino ed Anna. In particolare, quest’anno è stata celebrata lo scorso 28 luglio.

In perfetta sintonia con il Papa, anche la nostra Parrocchia ha voluto valorizzare ed omaggiare gli anziani, regalando loro un bellissimo momento di condivisione e di fraternità; così, il 30 luglio, gli anziani sono stati invitati alla recita del Santo Rosario, cui è seguita la celebrazione della Santa Messa; la serata è poi proseguita con una cena comunitaria a base di ottima pizza, anguria e gelati, e non sono mancati canti nostalgici, a cui i “nonni” hanno partecipato con entusiasmo, accompagnati dal coro parrocchiale.

Così, per un pomeriggio-sera, Maria, Vincenzo, Gianna, Nadia, Antonietta…, hanno dimenticato le loro difficoltà; alcuni, la loro solitudine e si sono sentiti parte di una grande famiglia, la comunità cristiana, diventando loro stessi, con la loro gioia di vivere, i loro sorrisi e la loro infinita tenerezza, portatori e testimoni di fede, speranza e carità.

“Nella vecchiaia non abbandonarmi”, è questo il tema (tratto dal salmo 71 “Non respingermi nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando le mie forze declinano.”) scelto da Papa Francesco per la IV Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani.

“Non abbandonarmi” è una richiesta che dovrebbe giungere ai nostri cuori come un “urlo” da parte di tutti quelli anziani vittime dell’isolamento a cui la società, sempre più individualista, li ha relegati; dovrebbe risvegliare in noi il bisogno di essere “accoglienti” ed “amorevoli” verso chi sta vivendo l’ultima stagione della propria vita, sull’esempio di Dio Padre, che non abbandona mai nessuno e il cui amore misericordioso è un dono per ogni sua creatura, ognuna unica e preziosa ad ogni età.

È questo che sono gli anziani: figli di Dio unici e preziosi; doni da riscoprire e di cui prendersi cura.

Condivido un pensiero, semplice e profondo, di mio figlio Vittorio, anche lui presente alla serata con gli anziani.

Trascorrere del tempo con gli anziani mi fa sentire nel cuore un sentimento di gioia e serenità.

Gli anziani molte volte si sentono soli perché sono lontani dalle famiglie, per questo bisogna andare a trovarli, così non si sentiranno più soli ed esclusi.”

 

 

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