Pillole di SpiritualiTà
Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)
NEWS
Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
MISTERI GAUDIOSI
PRIMO MISTERO: L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria SS.ma
Ogni nuovo anno inizia con la Solennità di Maria SS. Madre di Dio, perché la Vergine è Colei che, dicendo il Suo “sì” libero e incondizionato a Dio, ci dona Colui che è la Via, la Verità e la Vita.
“Rallegrati, piena di grazia” (Lc 1,28): l’Angelo Le chiede di rallegrarsi, non perché la Sua vita sarà facile, ma perché Le assicura che Dio continuerà a essere sempre con Lei. All’annuncio della divina Maternità, consapevole della portata di quella chiamata, “rimase turbata” (Lc 1,29), perché anche Lei, come ciascuno di noi, avverte il timore e la tentazione di sottrarsi a quell’appello. Ma risponde il Suo “Eccomi” (Lc 1,38), perché crede fermamente che davvero il Signore è con Lei, come Le dice l’Angelo Gabriele. Sa che Dio Le è accanto sempre come un Padre, pur sapendo che questo non La libera dalle difficoltà e dagli imprevisti che la stessa divina Maternità La porterà ad affrontare. E pronuncia il Suo “eccomi”: si fida di Dio e si apre a quella Parola, mette tutta la Sua vita a servizio del Suo Dio. Rimane in quella pace e in quella serenità che Le vengono dal sentirsi Figlia del Suo Dio e, proprio perché Figlia, strettamente tenuta da Lui tra le Sue mani.
Anche a noi, come a Maria SS.ma, ogni giorno, di questo anno che inizia, Dio chiederà qualcosa, si farà mendicante del nostro amore e del nostro “eccomi”, per permettere a Suo Figlio di entrare ancora una volta nella nostra vita, nella nostra storia; e, spesso, senza spiegarci il “come” o il “perché”. Chiediamo a Maria SS.ma di sapere, come Lei, fidarci di Lui che ci è Padre e di aiutarci a dire sempre il nostro “sì”.
SEONDO MISTERO: La visita di Maria SS.ma a S.Elisabetta
“Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua” (Lc 1,56). Maria SS.ma continua a custodire nel silenzio del Suo Cuore il Mistero che porta in grembo, meditando sulle parole dell’Angelo e su quelle pagine delle Sacre Scritture che preannunciano il Messia. È in ogni istante di questa divina Maternità che Ella si apre con paziente attesa e risponde con amore e generosità a quello che il Suo Dio, che porta in grembo, Le rivela, mettendo davvero tutta Se stessa a servizio Suo e delle persone che ha accanto.
In un mondo che ci insegna a usare e a “consumare” cose e relazioni per soddisfare solo i nostri bisogni, dovremmo guardare proprio a Maria SS.ma e chiedere a Lei di aiutarci a diventare custodi di quel Mistero che Dio anche a ciascuno di noi affida. Oggi Egli continua a farsi Carne nell’Eucaristia, per lasciarsi mangiare da noi, perché anche noi, come Maria SS.ma, possiamo custodirLo e, custodendoLo, vivere con Lui in pienezza ogni istante della nostra vita e portarLo agli altri. Allo stesso tempo, Egli è vivo e vero nella “carne”, molto spesso ferita e malata, di chi ci sta accanto. Ecco perché, all’inizio di questo nuovo anno, vogliamo chiedere a Maria SS.ma di insegnarci ad accogliere ogni persona, ogni situazione, ogni evento senza la fretta di catalogarli come “buoni” o “cattivi”, ma “custodendoli” perché, in essi, possiamo cogliere man mano la presenza di Dio e il Suo Amore di Padre.
TERZO MISTERO: Gesù nasce nella povera grotta di Betlemme
“C'erano in quella regione alcuni pastori… un angelo del Signore si presentò… disse loro: «Non temete… troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia»” (Lc 2, 8-12). Dio sceglie di nascere e di vivere tra quelli che sono considerati gli “ultimi”, tra coloro che non sono i “protagonisti” della storia. Lui che è Dio, si fa Carne nel grembo della più umile delle fanciulle di Nazareth, nasce a Betlemme, il più piccolo dei villaggi di Giudea.
Lui, che è Dio, si fa trovare e adorare dai pastori, per primi, e mendica da loro – che sanno che cosa voglia dire essere “non accolti” e “non amati” – di donarGli il loro piccolo, ma umile e sincero amore. Ecco perché anche noi, che spesso ci sentiamo tanto piccoli e poveri, possiamo andare da Lui, possiamo entrare in quella Grotta santa e accostarci con piena confidenza al Bambino Gesù, per offrirGli tutto ciò che siamo, tutto il nostro amore, ma anche tutte le nostre debolezze, tutti i nostri peccati. È soprattutto nel Sacramento della Confessione che noi possiamo consegnarGlieli, perché Lui possa lavarli con il Suo Sangue e renderci ogni volta creature nuove, ogni giorno di più come Lui ci vuole, proprio a partire dalla nostra povertà. Chiediamo a Maria SS.ma di insegnarci a stare alla presenza di Dio, anche nel grande Sacramento che è l’Eucaristia, perché è attraverso l’Eucaristia che Lui, venendo in noi e riempiendoci del Suo Amore, ci aiuta a trasformarci sempre di più in Lui.
QUARTO MISTERO: Gesù Bambino è presentato al Tempio
“Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione»” (Lc 2,34). È in ogni istante della Sua vita terrena, in ogni palpito del Suo Cuore, in ogni respiro, in ogni passo, che Lui si offre per la nostra redenzione. Lui, che è Onnipotente, accetta di farsi piccolo Bambino, di essere allevato ed educato da una Mamma e da un papà, come ognuno di noi. Si lascia ammaestrare dai sacerdoti del Tempio sulla Legge di Dio, Lui che è il Verbo del Padre e che è nel seno di Dio. Si mette alla scuola di S. Giuseppe per imparare a lavorare il legno, Lui che quel legno l’ha creato all’inizio del mondo. Prova la fame, la sete, il sonno, la stanchezza. Sente nel Suo Cuore la sofferenza e il dolore di essere esiliato, di essere tradito, rinnegato, abbandonato. Ma, allo stesso tempo, sa accogliere e benedire il Padre per la gioia di essere amato da Maria SS.ma, da S. Giuseppe, di essere cercato dai piccoli, di essere desiderato come Amico e Salvatore dai peccatori, dall’adultera, dalla Maddalena. Perché "tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste" (Gv 1,3). Quindi, in ogni cosa, anche la più piccola o insignificante ai nostri occhi, c’è il segno della Sua Presenza e del Suo Amore; ogni cosa Lui la redime e la santifica e noi non la possiamo disprezzare. Ce lo chiede anche l’Angelo a Fatima: “di tutto quello che potete, offrite un sacrificio a Dio, in atto di riparazione per i peccati da cui Egli è offeso, e come supplica per la conversione dei peccatori”.
QUINTO MISTERO: Gesù è ritrovato fra i Dottori del Tempio
“Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2,49). Siamo noi “le cose del Padre” delle quali Gesù vuole “occuparsi”; è ciascuno di noi il motivo per cui il Verbo di Dio ha accettato di farsi piccolo Bambino. Gesù è quel “mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra” (Mt 13,45-46). Ognuno di noi è quella perla preziosa per la quale Dio offre tutto il Suo Sangue, tutta la Sua vita. Ecco quanto valiamo agli occhi di Dio, ecco quanto siamo preziosi per Lui. Consapevoli e grati di questo Amore infinito di Dio, vogliamo, allora, che tutta la nostra vita diventi risposta a questa Sua predilezione. E Maria SS.ma, con il Suo “sì” libero e generoso, è per noi Madre e Maestra in questa offerta di Sé a Dio. Ma è la Sua fede in Lui che Le permette di dire il Suo “sì” in tutta libertà e che rende davvero grande la Sua vita. E così accade nella nostra vita, se sappiamo fidarci di Lui che è nostro Padre. Quando pecchiamo, invece, è perché non ci ricordiamo di questo e rischiamo di disprezzare la preziosità del nostro essere Suoi figli e la possibilità di collaborare con Dio alla salvezza di tante anime, come Maria SS.ma ci ha chiesto anche a Fatima: “Volete offrirvi a Dio, disposti ad accettare tutte le sofferenze che Egli vi manderà, in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?”.
Il Beato Alberto Marvelli
FACEVA TUTTO PER GESÙ
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 06 ottobre 2024 - ANNO B
"L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto"
La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"
Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
"HO PAURA DI DIO CHE PASSA" (Sant'Agostino)
PARLA, SIGNORE, IL TUO SERVO TI ASCOLTA
Con una piccola donazione puoi riaccendere la speranza di uomini, donne e bambini in Brasile e, anche in Italia...
La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria
Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)