Pillole di SpiritualiTà
Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)
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Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
MISTERI GAUDIOSI
PRIMO MISTERO: L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria SS.ma
“Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio… a una vergine… La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata…” (Lc 1,26-29). L’angelo Gabriele saluta Maria SS.ma e La chiama piena di grazia, perché è amata da Dio, prediletta da Lui. E Maria SS.ma rimase turbata, non certo perché avesse visto un angelo, ma perché quell’angelo Le diceva che Dio aveva posato il Suo sguardo su di Lei. Maria SS.ma sa di essere amata da Dio, perché conosce i Salmi che cantano l’Amore eterno di Dio per ogni uomo e li prega tutti i giorni. Ma è, allo stesso tempo, così umile da non immaginare neanche lontanamente che Dio possa posare la Sua attenzione su di Lei: Le basta amarLo, Le basta dirGli sempre il Suo sì pronto e generoso. Maria SS.ma ha sempre il Suo sguardo fisso su di Lui e Lui, innamorato dell’umiltà di questa fanciulla, si china su di Lei e La colma di ogni grazia, La rende Madre del Suo Figlio. E, nel Figlio, La rende Madre anche di ognuno di noi, perché, come Lei e con Lei, possiamo anche noi imparare a tenere il nostro sguardo fisso su di Lui. Ecco perché, a Fatima, Ella torna a ripeterci quella che è la Volontà di Dio: “Gesù vuole servirsi di te per farMi conoscere e amare”. E la piccola Giacinta spesso ripeterà a Lucia: “Di’ a tutti che Dio ci concede le grazie attraverso il Cuore Immacolato di Maria, di chiederle a lei, che il Cuore di Gesù vuole che, al suo fianco, si veneri il Cuore Immacolato di Maria. Chiedano la pace al Cuore Immacolato di Maria, che Dio ha affidato a Lei”.
SECONDO MISTERO: La visita di Maria SS.ma a s. Elisabetta
“Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?»” (Lc 1,41-43). Appena Elisabetta riconosce nella cugina la Madre del Suo Dio e La chiama beata perché ha creduto, subito Maria SS.ma si alza per lodare il Signore: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore” (Lc 1,48), perché tutto in Lei è relazione a Dio. Chi ama, loda, prega Maria SS.ma, allo stesso tempo ama, loda, prega Dio e nulla Ella trattiene per Sé, neanche le anime che Le si affidano. Ecco perché, a Fatima, è la Madonna stessa a rivelare ai tre Pastorelli che “Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Immacolato Cuore” e che le anime che si consacreranno a Lei “saranno amate da Dio, come fiori collocati da Me per ornare il Suo Trono”. Ed è lo stesso Bambino Gesù che, additando il Cuore di Sua Madre, chiederà a Suor Lucia di Fatima: “Abbi compassione del Cuore Immacolato della tua Santissima Madre, che sta coperto di spine che gli uomini ingrati in tutti i momenti Vi infiggono, senza che ci sia chi faccia un atto di riparazione per strapparle”. Facciamo nostro il dolore di questa nostra Mamma, cercando di consolarLa, riparando alle innumerevoli “bestemmie e ingratitudini” con il nostro amore di figli, con quella devozione che Gesù stesso ci chiede di avere per Lei. Devozione che non ci allontana da Gesù: anzi, al contrario, ci aiuta ad amarLo sempre di più, così come ha fatto Lei.
TERZO MISTERO: Gesù Bambino nasce nella povera grotta di Betlemme
“Non temere, Maria, … ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù” (Lc 1,31). Che gioia grande, che commozione prova Maria SS.ma nel tenere, tra le Sue braccia, appoggiato sul Suo Cuore Immacolato, il Suo Dio! Con quale tenerezza e con quanto amore si rivolge a Lui, chiamandoLo con il nome che l’angelo Gabriele Le aveva indicato. Gesù vuol dire “Dio salva” e Maria SS.ma sa che questo Bambino, che ha tra le braccia, questo Suo Figlio, è anche il Verbo di Dio, che si è fatto carne per salvare l’umanità dai suoi peccati. Nessuno di noi, mai, potrà invocare il nome di Gesù con lo stesso affetto e la stessa tenerezza di Maria SS.ma, in quella notte santa a Betlemme. Nessuno di noi potrà mai pregare quel nome con lo stesso ardore e la stessa confidenza di Maria SS.ma. Quando è ancora un piccolo Bambino, quando, poi, è adolescente, ogni volta che Lei pronuncia questo nome, Lei già sta intercedendo per noi, già Gli sta chiedendo che tante anime in Lui possano trovare la salvezza. Ogni volta che preghiamo l’Ave Maria, la Madonna, con noi e per noi, sussurra con amore e tenerezza quel nome, Gesù – Dio salva, perché anche noi diventiamo sempre più consapevoli che solo in Gesù possiamo trovare la nostra salvezza. Ecco perché, a Fatima, la Madonna fa un appello accorato ai tre Pastorelli: “Non offendano più Dio che è già tanto offeso!”. Quante bestemmie, ogni giorno, vengono pronunciate contro Dio e quante anche contro Maria SS.ma! Ripariamo a queste offese con piccoli atti d’amore, rivolti ai loro Sacratissimi Cuori.
QUARTO MISTERO: Gesù Bambino è presentato al Tempio
“Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «E anche a te una spada trafiggerà l'anima»” (Lc 2,34-35). Maria SS.ma capisce che dovrà soffrire: e dovrà soffrire molto, probabilmente, visto che sarà una spada a trafiggerLe l’anima. Ma perché non si ribella a queste parole? Perché non chiede a Dio, visto che è la Madre di Suo Figlio, di renderLe un po’ più facile la vita? Maria SS.ma, al contrario, rinnova il Suo Fiat perché anche Lei, con il piccolo Gesù che ha tra le braccia, vuole, fin da ora, offrire ogni cosa per la redenzione degli uomini. E non scappa di fronte alla Croce, che già pesa sulle spalle di Suo Figlio, e che Lei porta nel Cuore. Come Gesù ha offerto ogni palpito del Cuore, ogni respiro, ogni passo della Sua vita per la salvezza degli uomini, così Maria SS.ma offre tutto ciò che la vita Le mette davanti e diventa con Lui Corredentrice dell’umanità. Anche ai tre Pastorelli di Fatima, l’Angelo rivela che “i Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all’Altissimo orazioni e sacrifici”. E capiscono che anche loro possono contribuire alla redenzione delle anime. Come? “Di tutto quello che potete, offrite un sacrificio a Dio, in atto di riparazione per i peccati da cui Egli è offeso, e come supplica per la conversione dei peccatori”.
QUINTO MISTERO: Gesù è ritrovato fra i Dottori del Tempio
“Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo?».” (Lc 2,48). Anche per Maria SS.ma non tutto è chiaro fin dall’inizio. Ella è la piena di grazia, su di Lei è sceso lo Spirito Santo, su di Lei ha steso la sua ombra la potenza dell’Altissimo, ma anche “la beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione con il Figlio fino alla croce. L’annunciazione è il punto di partenza dell’itinerario di Maria verso Dio: un itinerario di fede che conosce il presagio della spada che trafigge l’anima, passa attraverso le strade tortuose dell’esilio in Egitto e dell’oscurità interiore, quando Maria «non comprende» l’atteggiamento di Gesù dodicenne nel tempio” (Giovanni Paolo II, 21/3/2001). Ecco perché Maria SS.ma, al Tempio, di nuovo rinnova il Suo Fiat, “custodendo tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51). Quando non tutto ci è chiaro, quando non riusciamo a tenere tutto sotto controllo, affidiamoci a Dio, nostro Padre, chiediamoGli nella preghiera di aiutarci a dire di nuovo il nostro Sì, come ha fatto la Madonna e come ha fatto anche la piccola Lucia di Fatima. Ad ogni difficoltà che incontrava, ad ogni ulteriore rinuncia che la vita le metteva davanti, Lucia ritornava a quel 13 maggio 1917, quando la Madonna aveva chiesto ai tre Pastorelli: “Volete offrirvi a Dio e sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi come atto di riparazione per i peccati dai quali Egli è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?” E lei, per tutti e tre, aveva risposto: “Sì, lo vogliamo!”
Il Beato Alberto Marvelli
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XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 06 ottobre 2024 - ANNO B
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