Pillole di SpiritualiTà
Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)
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Meditando i misteri gloriosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
PRIMO MISTERO: Gesù risorge da morte
“Ecco due uomini apparire in vesti sfolgoranti... essi dissero alle donne: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno»... E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri... Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende” (Lc 24,4-11). Maria SS.ma, in quel mattino dopo il sabato, non si reca al sepolcro con le donne per ungere il corpo di Gesù. Non ha bisogno di andare al sepolcro e di vedere la pietra rotolata via, i teli posati là e il sudario piegato in un luogo a parte. In quell’alba di Risurrezione, non corre con Pietro e Giovanni a verificare se effettivamente le donne non stiano vaneggiando. Maria SS.ma è l’unica, tra tutti coloro che avevano ascoltato le parole di Gesù sulla Sua Passione, Morte e Risurrezione, a non averle dimenticate. Ed è l’unica a non aver mai smesso di credere a quelle parole. È l’unica che non ha avuto bisogno di vedere e toccare Gesù Risorto per credere alla Sua Risurrezione. Ella ha sempre creduto che la morte non avrebbe avuto l’ultima parola su di Lui. Dall’annuncio dell’angelo Gabriele fino alla Risurrezione di Suo Figlio, la Madonna ha, in ogni istante, accettato con il suo Fiat incondizionato il progetto di Dio, anche senza vedere, senza capire. E non perché tutto sia stato facile per Lei. Anche Maria SS.ma ha dovuto peregrinare nella fede; anche Lei ha dovuto sostenere la lotta contro il demonio che L’ha tentata fino all’alba della Risurrezione, proprio nella fede. Ma, proprio perché non ha mai smesso di credere, Ella ora è beata perché ha creduto. ChiediamoLe di ottenerci la Sua stessa fede incrollabile in un Dio che, anche se noi non siamo fedeli, Lui, tuttavia, rimane fedele, perché non può rinnegare Se stesso.
SECONDO MISTERO: Gesù ascende al Cielo
“Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Essi... tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio” (Lc 24,50-53). I discepoli, nonostante Gesù sia salito al Cielo, se ne tornano a Gerusalemme con gioia grande, perché sanno che Egli sarebbe stato con loro fino alla fine del mondo. “Se sappiamo contemplare il Mistero di Cristo e cerchiamo di considerarlo con occhi limpidi, ci renderemo conto che anche ora è possibile avvicinare intimamente Gesù, corpo e anima: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in Me e io in lui. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. E chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui» (S. J. Escrivá). È l’esperienza che fa chi vive in una relazione intima e profonda con Dio Padre, chi si nutre spesso dell’Eucaristia, chi sa stare in adorazione silenziosa davanti a Gesù, presente nel SS. Sacramentato. Il piccolo Francesco di Fatima così si esprimerà, dopo la prima apparizione: “«Noi stavamo ardendo in quella luce che è Dio e non ci bruciavamo. Com’è Dio! Non si può dire. Questo sì, che noi non lo potremo mai dire». Dio: una luce che arde, però non brucia… Ciò che più meraviglia il piccolo Francesco e lo compenetra è Dio in quella luce immensa che li ha raggiunti tutti e tre nel loro intimo. Nella sua vita si opera una trasformazione che si potrebbe dire radicale… non comune per bambini della sua età. Egli si impegna in una intensa vita spirituale, con una preghiera così assidua e fervente da raggiungere una vera forma di unione mistica col Signore. Proprio questo lo spinge a tante rinunce, persino ai giochi innocenti dei bambini. Francesco sopporta le grandi sofferenze causate dalla malattia, della quale poi morirà, senza alcun lamento. Tutto gli sembra poco per consolare Gesù; morirà con il sorriso sulle labbra. Grande è, in lui, il desiderio di riparare per le offese dei peccatori, offrendo a tale scopo lo sforzo di essere buono, i sacrifici, la preghiera” (Giovanni Paolo II, Fatima - 13/5/2000).
TERZO MISTERO: Lo Spirito Santo discende su Maria SS.ma e gli Apostoli in preghiera nel Cenacolo
Nella Pentecoste, “i discepoli, che già erano testimoni della gloria del Risorto, sperimentarono in sé la forza dello Spirito Santo: la loro intelligenza e il loro cuore si aprirono a una nuova luce. Avevano seguito Cristo e avevano accolto con fede i suoi insegnamenti, ma non sempre erano riusciti a penetrarne pienamente il senso: era necessario che giungesse lo Spirito di verità a far loro comprendere tutte le cose. Sapevano che soltanto in Gesù potevano trovare parole di vita eterna, ed erano disposti a seguirLo e a dare per Lui la loro vita; ma erano deboli e, quando era venuta l'ora della prova, erano fuggiti e Lo avevano lasciato solo. Nella Pentecoste, però, lo Spirito Santo, che è Spirito di fortezza, li ha resi saldi, sicuri, audaci. La parola degli Apostoli risuona ora alta e vibrante per le strade e le piazze di Gerusalemme” (S. J. Escrivá). Ma lo Spirito Santo non opererà nel cuore degli Apostoli solo nel giorno della Pentecoste. Non c’è pagina degli Atti degli Apostoli in cui non venga descritto tutto quello che, grazie a Lui e con Lui, gli Apostoli stessi realizzeranno a Gerusalemme e in tutto il mondo. Anche oggi, lo Spirito Santo scende su ognuno di noi nel Battesimo e poi, in pienezza, nella Cresima, per rendere anche noi testimoni di Gesù, lì dove la Volontà di Dio ci porta a esprimere – con la nostra vita e con le nostre opere – le meraviglie che l’Amore di Dio può compiere, quando noi ci lasciamo riempire del Suo Santo Spirito. Chiediamo, allora, a Maria SS.ma di impetrare per noi il dono dello Spirito Santo, perché anche ai nostri giorni il Nome di Gesù torni a risuonare nelle nostre case e nelle nostre strade e perché Dio torni ad essere amato e adorato, come a Lui conviene.
QUARTO MISTERO: Maria SS.ma è assunta in Cielo in anima e corpo
“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1). “Maria, ritornando a Dio, non si allontana da noi; unita a Dio, Ella partecipa della presenza di Dio, è vicinissima ad ognuno di noi. Unita totalmente a Dio, ha il Cuore largo come il Cuore di Dio, un Cuore così grande che tutta la creazione può entrare in questo Cuore. Maria è vicina, può ascoltare, può aiutare, è vicina a tutti noi. Ma Maria è anche l’Arca Santa che porta la presenza di Dio. Come in Maria, anche in noi c’è spazio per Dio. Questa presenza di Dio in noi, così importante per illuminare il mondo nella sua tristezza, nei suoi problemi, questa presenza si realizza nella fede: nella fede apriamo le porte del nostro essere, così che Dio entri in noi, così che Dio possa essere la forza che dà vita e cammino al nostro essere. Apriamoci a Dio come Maria si è aperta, dicendo: «Sia fatta la Tua volontà, io sono serva del Signore». Aprendoci a Dio, non perdiamo niente. Al contrario: la nostra vita diventa ricca e grande. E, quando moriremo, una cosa è sicura: Dio ci attende, non andiamo nel vuoto. E troviamo la bontà della Madre, troviamo i nostri cari defunti, troviamo l’Amore eterno. Questa è la nostra grande gioia e la grande speranza che nasce proprio nel contemplare l’Assunzione di Maria. Maria ci visita, ed è la gioia della nostra vita e la gioia è speranza. Affidiamoci alla Sua materna intercessione, affinché ci ottenga dal Signore di rafforzare la nostra fede nella vita eterna; ci aiuti a vivere bene il tempo che Dio ci offre con speranza. Una speranza cristiana, che non è soltanto nostalgia del Cielo, ma vivo e operoso desiderio di Dio qui nel mondo, desiderio di Dio che ci rende pellegrini infaticabili, alimentando in noi il coraggio e la forza della fede, che nello stesso tempo è coraggio e forza dell'amore” (Benedetto XVI, 15/8/2012).
QUINTO MISTERO: Maria SS.ma è incoronata Regina del Cielo e della terra
“Come ci saremmo comportati se avessimo potuto sceglierci la madre? Credo che avremmo scelto quella che abbiamo, ma l'avremmo colmata d'ogni grazia. Così fece Gesù. Essendo Onnipotente, Sapientissimo e l'Amore stesso, il Suo potere compì per intero tutto il Suo volere. Maria è accolta in Cielo, figlia di Dio Padre, Madre di Dio Figlio, Sposa di Dio Spirito Santo. Più di Lei, soltanto Dio. Stiamo contemplando un mistero d'Amore. La ragione umana non riesce a comprendere. Solo la fede può spiegare come una creatura umana sia stata elevata a una dignità così grande da essere il centro d'amore su cui convergono le compiacenze della Trinità divina. È un segreto divino. Ma, trattandosi di nostra Madre, ci sentiamo capaci, per così dire, di capire di più di quanto non ci sia concesso in altre verità di fede (s. J. Escrivá). E, con la SS. Trinità, anche noi, Suoi piccoli figli, vogliamo contemplare e venerare Maria SS.ma, incoronata Regina del Cielo e della terra, perché, come nel Cenacolo duemila anni fa, è per il Suo Fiat e per la Sua intercessione, che la Chiesa viene edificata, si mantiene unita. Gesù, a Pietro, aveva promesso: “Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa". Se Satana non può prevalere sulla Chiesa è perché Dio, proprio nell’Immacolata Concezione di Maria SS.ma e per i meriti della Redenzione operata da Gesù, lo ha già vinto. Maria stessa ha schiacciato la testa del serpente con la Sua fede, umiltà e obbedienza. Ecco perché a Fatima, Ella dirà: “Alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà!”. Ecco perché è difficile avere un'autentica devozione alla Madonna e non sentirsi più che mai legati alle altre membra del Corpo Mistico, più che mai uniti al Suo Capo visibile, il Papa.
IL SANTO ROSARIO
“Catena dolce che ci rannoda a Dio”
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"Se aveste fede"
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Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
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07 settembre 2025, piazza S.Pietro
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La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria
Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)