Pillole di SpiritualiTà
Comprendi per credere, e credi per comprendere. Comprendi la mia parola, affinché tu possa credere; credi alla parola di Dio per poterla comprendere. (Sant'Agostino)
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ATTIVITÀ ESTIVE RAGAZZI – BIRGI
Cos’è l’oratorio estivo che viene organizzato ogni anno al Santuario di Birgi? Lasciate che vi spieghi: ogni mattina bambini e ragazzi dalla seconda elementare alla terza media si alzano presto per raggiungere il Santuario Nostra Signora di Fatima a Birgi, per passare una mattinata in compagnia, divertendosi tra giochi e gavettoni. Per questi tratti può sembrare che questo sia un oratorio come tutti gli altri, e invece no, perché si distingue per due elementi: il primo è la scenetta; ogni mattina prima di iniziare i giochi, gli animatori e le animatrici si mettono nei panni dei personaggi del tema principale dell’oratorio (quest’anno “Lo hobbit”) facendo degli sketch che siano divertenti, ma che allo stesso tempo facciano capire la storia.
Il secondo elemento è il pensierino in chiesa: prima i piccoli e poi i grandi si dirigono verso la chiesa per le preghiere e dopo uno degli animatori spiega e fa capire cosa ha rappresentato la scenetta del giorno, che può essere un avvenimento storico avvenuto nella Bibbia o una lezione di vita. Personalmente credo che questo sia uno degli oratori più belli che ci siano nella nostra città, perché fa divertire noi ragazzi, ci fa fare nuove amicizie, ma soprattutto ci fa capire come riuscire a parlare con Dio e come riuscire a comportarci nel mondo esterno.
Adriana Errera, 13 anni
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Ho visto molte volte il film “Lo hobbit”, ma solo quest’anno, grazie all’oratorio, sono riuscita a capire davvero quello che questa storia ci racconta e devo dire che la comicità e la creatività di ciò che abbiamo visto a teatro hanno reso la trama più leggera e simpatica e abbiamo anche scoperto dei talenti inaspettati fra gli attori. Non sapevo che mi sarei divertita così tanto visto che era il mio primo anno di oratorio qua a Birgi e quindi non avevo idea delle attività che avremmo fatto. Una delle cose più belle che ci accomunava era lo spirito di squadra, tutta la fatica che abbiamo fatto per cercare di battere la squadra avversaria era sempre ripagata dalla gioia e dall’esultanza dei compagni. Sembra incredibile, dopo un anno di restrizioni e di vari lockdown, essere riusciti a passare questi bei momenti insieme divertendoci così tanto. Questo tipo di spensieratezza era qualcosa che mi è mancato molto e che l’oratorio mi ha restituito. Oltre ai giochi e alle altre attività come la cucina e i lavoretti manuali ci sono stati dei momenti un po’ più seri dove abbiamo capito gli insegnamenti che le esperienze di Bilbo Baggins, dei nani e dei vari personaggi della storia avevano da offrirci. Abbiamo imparato dai loro errori e dalle loro vittorie. Ogni capitolo della storia ci ha lasciato qualcosa nel cuore che ci ha fatto crescere spiritualmente e moralmente. Mi sono goduta ogni attimo di questa esperienza e adesso che è finita, posso dire con certezza che svegliarsi alle 8.00 ogni giorno, per quanto possa sembrare pesante d’estate, ne è valsa la pena.
Silvia Consolazione, 14 anni
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Il primo giorno di oratorio ero un po' “stranito” perché non sapevo nulla, sapevo al massimo come si chiamassero i sacerdoti. Per fortuna ci furono degli animatori che mi spiegarono cosa fare e quindi mi diressi dove c'erano alcuni ragazzi della mia età che giocavano a biliardino e, molto cautamente, mi unii a loro e feci subito amicizia. Giunte le ore 9.00 gli animatori ci divisero in gruppi in base alle età: c'erano i bambini che andavano dalla 2a elementare alla 5a e si dividevano in maschi e femmine che a loro volta si dividevano in due squadre di colori diversi; lo stesso valeva per i ragazzi e le ragazze che andavano dalla 1a media alla 3a media (dopo la 3a media, superato un super test si avrà la grazia di diventare animatore!). Ogni giorno facevamo giochi diversi e ci facevano vedere una “scenetta” organizzata dagli animatori presa dal libro “Lo hobbit”. Successivamente a ciò facevamo merenda e poi andavamo in chiesa per trarre un insegnamento spirituale dalla scenetta appena vista. Il penultimo giorno ci siamo diretti verso il campetto dell'oratorio e, dopo aver cantato a squarciagola l'inno italiano, abbiamo fatto il SUPERCAMPIONATO DI CALCIO (ovviamente ha vinto la mia squadra). E purtroppo giungiamo così alla fine dell'oratorio con un incredibile caccia al tesoro (vinta dalle femmine).
In questo oratorio, oltre che a divertirmi, ho anche imparato molte cose, come ad esempio non attaccarsi troppo alle cose materiali, perché abbiamo una persona che vale molto di più di un oggetto, ovvero Gesù; e poi ho anche imparato a fuggire dalle tentazioni invocando la Madonna.
Yohaquim La Placa, 13 anni
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