Pillole di SpiritualiTà
Sono la Madonna del Rosario; che continuino sempre a dire il rosario tutti i giorni. (La Vergine Maria il 13 Ottobre 1917 a Fatima)
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La bellezza di scoprire insieme il disegno di Dio
di Marco e Lucia Perrone
Ciao a tutti! Siamo Marco e Lucia, ci siamo sposati il 10 maggio 2025 nella parrocchia della Sacra Famiglia a Villa Troili – Roma.
In questo breve articolo vorremmo condividere con voi quella che è stata la nostra storia, il nostro fidanzamento. L’obiettivo di questo piccolo testo è proprio quello di dimostrarvi che, nonostante il mondo ci dica che non possiamo riuscire ad andare controcorrente e a realizzare felicemente una vocazione, Dio ha sempre un piano per noi, che supera ogni nostra aspettativa. Non solo per noi, neo-sposi, ma anche per ciascuno di voi.
MARCO: Sono un ragazzo napoletano, ho conosciuto la FCIM nel 2015, quando avevo 20 anni e iniziavo a interrogarmi sulla mia vocazione: Dio mi voleva marito o voleva qualcosa in più da me? Decisi così di partecipare al campo vocazionale del 2016 e, nello stesso anno, di trascorrere un periodo di tempo in Seminario, per discernere in modo più diretto la strada che il buon Dio voleva che percorressi.
Dopo circa un anno, capii che la mia strada non era quella della Consacrazione religiosa, tuttavia nel mio cuore c’è sempre stato un desiderio di grandezza: e cosa c'è di più grande che diventare un santo sacerdote?
Portandomi dentro tante domande, iniziai il mio cammino da laico, nel mondo, cercando di vivere santamente anche questo stato di vita. Mi iscrissi a Scienze motorie e feci dello sport e dell’attività fisica un po’ la mia identità…
Nel 2018, forse per una Vacanza Giovani, incontrai Lucia per la prima volta: non credo proprio che il nostro fu un amore a prima vista, all’epoca ero parecchio diverso dallo “standard” del ragazzo medio: non mi importava nulla del calcio, pensavo solo ad allenarmi, rockettaro e metallaro, non ascoltavo la musica che ascoltavano tutti… Insomma ero tanto diverso dal tipico ragazzo di un gruppo parrocchiale, inoltre delle ragazze mi interessava poco o nulla, puntavo per lo più a diventare più muscoloso e più prestante atleticamente e, raggiunto un risultato, alzavo il target e puntavo più in alto: questa era la mia vita, un continuo anelito a diventare perfetto… tuttavia, nonostante i continui sforzi, qualcosa mancava sempre e la mia vita non era mai piena.
LUCIA: All’epoca di quella Vacanza Giovani ero una ragazza che ancora sperava di trovare il “principe azzurro”, anch’io diversa dalle ragazze “normali”, in quanto non mi interessava andare a ballare o truccarmi. Ero anche un po’ disillusa poiché, se da un lato speravo di trovare un ragazzo, dall’altro mi sentivo ormai senza speranze in questo ambito, perché mi sembrava che tutti i ragazzi che frequentavo fossero uguali l’uno all’altro. Quando conobbi Marco per la prima volta ricordo che pensai che fosse un ragazzo “strano” e certamente non lo consideravo tra i ragazzi “papabili”, con cui poter iniziare un cammino di fidanzamento.
MARCO: Io e Lucia non abbiamo coltivato chissà quale grande amicizia, fino all'arrivo del famigerato Coronavirus SARS-CoV-2, meglio conosciuto come Covid-19.
Durante quel periodo di lockdown, ai giovani della FCIM venne l’idea di iniziare a pregare il Rosario insieme, collegandosi in videochiamata (questa iniziativa continua ancora oggi, sebbene con molti meno partecipanti). Dopo il Rosario, alcuni lasciavano la call, altri restavano e condividevano le loro opinioni e la loro giornata, arrivando così a consolidare pian piano l’amicizia. Tra costoro c’eravamo anche io e Lucia; e, condividendo i pareri, ci accorgemmo di non essere così in disaccordo come pensavamo, anzi, eravamo d’accordo su tanti punti di morale cristiana, etica…
LUCIA: In quel periodo un piccolo gruppetto di noi iniziò anche, sotto la supervisione di Marco, che ha la laurea in Scienze motorie, ad allenarsi. Ci insegnò a creare una palestra “portatile”, con attrezzi di uso comune che avevamo a casa e, tramite le piattaforme digitali, ci faceva allenare e ci correggeva. Ricordo che mi divertivo tanto e fu proprio lì che, piano piano, mi accorsi che Marco iniziava a piacermi, anche se non gli confidai nulla e lui non se ne accorse.
MARCO: Negli anni a venire la nostra amicizia si approfondì sempre di più; senza capirne il perché, iniziavo a confidarmi con lei, mi fidavo tantissimo, pregavo molto spesso insieme a Lucia, noi due soli, in particolare pregavamo la Madonna di Pompei, alla quale siamo tutt’oggi molto devoti.
I sentimenti di lei iniziarono a diventare sempre più evidenti; così, un giorno, vedendo che lei soffriva nel tenere tutto dentro, decisi di fare la prima mossa, chiedendole se lei provasse qualcosa di più per me rispetto a un semplice sentimento d’amicizia. Dopo 10 minuti di imbarazzante silenzio ricevetti una risposta affermativa.
Tutto ciò, vista la lontananza che corre tra Veneto e Campania, capitò per messaggio, ragion per cui decidemmo di accordarci per vederci e decidere di persona il da farsi. Era l'anno 2023.
Da parte mia ero molto combattuto: Lucia ha quasi 6 anni più di me, non era la ragazza dei sogni che avevo idealizzato: palestrata, ipercattolica, irriducibilmente antifemminista… (forse non esiste quest’ultima), tuttavia era innegabile il fatto che con lei stavo bene, parlavo di tutto, riuscivo a confidarmi.
LUCIA: La svolta per capire che lui era l’uomo che faceva per me avvenne nel 2023, durante una conferenza di Mocellin a un gruppo giovani… egli ci disse che noi donne non dovevamo accontentarci nella ricerca del marito, ma che dovevamo aspirare al massimo: mi fu subito lampante che quel “massimo” per me non poteva che essere Marco. D’altro canto, non riuscivo a dichiararmi, perché temevo di rovinare la nostra amicizia, che era cresciuta tantissimo e soprattutto mi preoccupava la differenza d’età.
MARCO: Decidemmo di vederci verso la fine del mese di luglio 2023, ero abbastanza convinto di chiederle di avere altro tempo, al fine di scegliere con maggior sicurezza. Ero quindi andato a prenderla alla stazione di Napoli Afragola, aspettando che lei scendesse dal treno. Appena la vidi scendere dal treno, è come se fosse sparito ogni dubbio: quella donna dovevo sposarla, ebbi questa certezza interiore!
Il giorno dopo, nonostante lei venisse da un pellegrinaggio di più di 300 km, ovvero il famoso “Cammino di San Benedetto”, andammo sulla mia meta escursionistica preferita, la cima Redentore presso Maranola, Formia.
Lì, il 27 luglio, io e Lucia decidemmo di provare a fare questo cammino insieme, verso la santità.
Da allora è stato tutto un sali-scendi da Napoli a Padova: 10 ore di pullman nel peggiore dei casi, 5 di TAV nel migliore, ogni mese salivo su per rivederla.
Il 19 Maggio del 2024 ci fidanzammo ufficialmente.
Sotto consiglio del mio Direttore spirituale, all’inizio del mese di settembre 2024 mi trasferii definitivamente in Veneto, vivendo a 7 minuti da Lucia, al fine di vivere in modo più “normale” il fidanzamento, e soprattutto per discernere l’eventualità del matrimonio.
Passarono pochi mesi e, verso metà dicembre del 2024, decidemmo che ci saremmo sposati il 10 maggio 2025.
LUCIA: Con tante difficoltà, preghiere e lacrime, siamo riusciti ad arrivare – con la grazia di Dio – al 10 maggio. Il nostro è stato un fidanzamento cristiano, senza bruciature di tappe e senza forzature: la volontà di diventare santi era già chiara in noi e non volevamo sciupare nessun dono. Abbiamo deciso di sposarci a Roma, presso la parrocchia della Sacra Famiglia di Villa Troili. Questa scelta fu dettata dal fatto che tanti nostri amici – Sacerdoti, Religiosi e Seminaristi – vivono lì il loro cammino di santità e ci tenevamo a condividere questo momento specialissimo con loro.
MARCO: Il matrimonio è stato celebrato da mio fratello, p. Vincenzo Perrone, il quale era probabilmente più emozionato del sottoscritto (il sottoscritto, in questione, non capiva assolutamente nulla quel giorno).
Il 10 maggio ci siamo quindi promessi reciprocamente di accoglierci come sposi, e di amarci e onorarci sempre, ogni giorno della nostra vita.
LUCIA: Questo è solo l’inizio di un nuovo cammino verso la santità, sotto la cura e la protezione di Maria Santissima e di tutta la Sacra Famiglia di Nazaret alla quale, durante la cerimonia nuziale, ci siamo consacrati. Siamo certi che San Giuseppe e Maria Santissima prenderanno a cuore la nostra famiglia, come hanno fatto con Gesù, e non ci faranno mancare la loro protezione.
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La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria
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