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Vacanza Giovani 2024 – Transacqua

vivere ogni momento con pienezza e gratitudine

di Giulia Gherardi

Vorrei cominciare a descrivere questa vacanza con una parola: GIOIA! La Vacanza giovani, in Trentino, organizzata dai Padri e dalle Suore Servi e Serve del Cuore Immacolato di Maria, è stata prima di tutto gioia. Gioia perché tanti giovani si sono riuniti da tutta Italia: chi già si conosceva, chi ancora no. Gioia perché vissuta con Gesù al primo posto, Lui che è l’artefice di tutte le meraviglie. Sin da subito, i Padri e le Suore ci hanno accolto amorevolmente e con simpatia. Io, personalmente, era il primo anno che partecipavo e non sapevo bene cosa aspettarmi. È stato bello vedere come tutto era ben gestito e organizzato; pertanto, abbiamo vissuto momenti alterni di spiritualità (visita al Santissimo Sacramento, Santa Messa, Santo Rosario, meditazione su un tema e riflessione di gruppo…) e vari momenti di svago, giochi, risate, passeggiate nella natura, tornei di calcetto e pallavolo.  Ma la parte più stimolante – e forse anche la più attesa, almeno per me – sono state le escursioni in montagna. Ne abbiamo fatte in tutto tre. La prima è stata piuttosto tranquilla e non molto ardua, tra boschi, montagne, sentieri: tranne quando ci siamo imbattuti in una “strada alternativa”, dove abbiamo avuto un po' da faticare. Si trattava di affrontare un’ardua salita, che non era nelle nostre previsioni; ma, dato l’obiettivo dei 2000 mt, questo ci ha stimolato ancor più nel proseguirla, sostenendoci a vicenda tra sudate, fatica e pazienza. Conclusa la “salita delle salite”, abbiamo proseguito il nostro cammino nel bosco (ormai potevamo affrontare tutto!), tra vista sulle montagne, alberi, ruscelli, more, lamponi da cogliere… fino al raggiungimento della fatidica vetta, dove abbiamo pranzato e ci siamo riposati con vista sulla montagna e foto di gruppo.

Anche la seconda escursione è stata molto bella: chi voleva, poteva anche prendere la funivia. Dopo pochissime ore, il tempo di percorrere la salita, ci siamo ritrovati tutti insieme al rifugio e abbiamo pranzato con la vista dei pascoli attorno, delle montagne suggestive, sorseggiando un po' di birra e gustando cioccolata. Nel pomeriggio siamo ripartiti e anche la discesa è stata fantastica: l’abbiamo vissuta ognuno con la sua personalità, chi cantando, chi chiacchierando, chi nel silenzio, chi pregando, chi con sguardi incantati verso i sentieri e i paesaggi montuosi attorno.

Sono stati molti i momenti di condivisione – personale e di gruppo – che non sto ora ad approfondire, ma che rimangono e rimarranno sempre nel cuore di tutti; infatti, come ci hanno insegnato i Padri e le Suore, aprirsi all’altro, anche solo per ascoltarlo, può essere più gratificante che rimanere isolati in noi stessi o restando sempre con le stesse persone.

Arriviamo alla terza escursione, la più emozionante e avventurosa, almeno per me, perché ci siamo ritrovati a un’altezza maggiore e con un paesaggio piuttosto suggestivo, tra rocce e sassi in prevalenza. Le montagne, infatti, sembravano innevate, ma erano in realtà costituite di roccia bianco-grigia, alcune leggermente variopinte di un rosso-porpora. Al rifugio molti di noi hanno assaggiato lo strudel, un dolce tipico del Trentino, chi invece lo yogurt (di allevamenti lì attorno), chi altro; ma sempre ci siamo anzitutto sostenuti con i panini, preparati dai cuochi che alloggiavano con noi e con cui pranzavamo durante le soste nei rifugi: cuochi eccezionali, che ci hanno viziato durante tutta la vacanza con pasti vari, abbondanti e soprattutto gustosi! Anche la discesa, che ha accompagnato la nostra ultima escursione, è stata particolarmente impegnativa e “avventurosa”…

Concludendo, posso dire che la presenza di ognuno di noi, durante la Vacanza, è stata preziosa: ci siamo arricchiti a vicenda di amicizia, amore, fede, supporto e gioia. I Padri ci hanno invitato a riflettere su quanto sia importante e sano vivere nel tempo presente, dove ogni attimo è un dono di Dio, nel quale possiamo santificarci e possiamo essere a nostra volta dono per gli altri. Vale la pena, perciò, vivere bene ogni istante! Così abbiamo provato a fare, arrivando all’ultimo giorno grati e pieni di commozione, mentre ci salutavamo e ci abbracciavamo, in attimi presenti che sapevano di eterno.

Tutto sommato, la Vacanza giovani è una esperienza che non può lasciarti un vuoto: ti insegna piuttosto a vivere ogni momento con pienezza e gratitudine, con la certezza che non si è mai soli, che si è parte preziosa di un Tutto, che è Dio amore.  

    

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