Pillole di SpiritualiTà
Per le ferite d’amore non c’è medicina se non da parte di colui che ha causato la ferita. (San Giovanni della Croce)
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Il Natale a casa FCIM
di p. Davide Gilioli icms
(estratto dal MARIA DI FATIMA - n°9, dicembre 2021)
Sul legame fra il nostro Movimento e la solennità del Natale ci si potrebbe scrivere un libro (magari prima o poi p. Mario lo farà, mo’ glielo suggerisco), ma credo che si possa anche sintetizzare in una sola parola: Montignoso.
Per carità, dipende poi da tradizione a tradizione, ma dovrebbe essere con l’Immacolata che arriva il momento di salire in soffitta per tirare fuori lo scatolone con il presepe.
Etciù! Ammazza che polvere… era proprio ora di riesumarlo.
Grotta, statuine, culla, cielo stellato…dovrebbe esserci proprio tutto -tranne il muschio, ovvio: quello va preso nuovo ogni anno. Ok, sistemiamo per l’ennesima volta il braccio del Re Magio Baldassarre che si stacca sempre (e poi dicono che l’attak è infallibile) e iniziamo!
Che bello il presepe, quasi basta quello a fare Natale, crea famiglia. Sarà anche per questo che nella FCIM siamo - e meno male! – “fissati” con i presepi. Ci devono essere, e devono essere fatti bene.
GIROVAGANDO FRA LE OPERE FCIM
Che capolavoro il presepe dentro al trullo dell’Opera di Ostuni! E a Roma? Davanti ai particolari pazzeschi del presepe che i nostri Mario e Nilde realizzano all’ingresso del seminario, c’è solo da restare a bocca aperta. “Wow” sono le uniche parole che puoi dire ammirando la scenografica grotta realizzata a Fatima! Ma perché, a Lecce? Segui il percorso che conduce dietro la Comunità di Li Sala… oppure a Forlì, che cura e che ambientazione! E poi, ti sei mai incamminato con i pastori che scendono nella grotta posta sotto il Santuario di Pancole, a San Giminiano? Bellissimo!
Quello di Montignoso neanche lo cito, ovviamente. È il fiore all’occhiello dei presepi italiani, figurati se bisogna parlarne, anche perché…. CHE COSA?!? Cioè, aspetta un attimo: non sei mai stato al Santuario di Montignoso? Non va bene, eh, assolutamente. Gravissimo. Bisogna rimediare subito! Che dirti, è uno di quei posti che se non vivi in Toscana -e quindi devi fare ore di strada, treno o aereo- almeno una visita l’anno (fra dicembre e gennaio) è d’obbligo. Mentre se vivi in toscana… stai lì, approfittane!
CHE C’È DI TANTO SPECIALE?
Saranno passati ormai 10 anni (ero ancora un seminarista giovane e forte) e mi trovavo al Santuario per accogliere i pellegrini e accompagnarli nella visita del Presepe. Ricordo benissimo quel bambino che dal cancello d’ingresso corse fino al centro del piazzale di Montignoso e, facendosi largo fra le persone per vedere meglio, urlò: MA È STUPENDO! Risata generale, ma - certo - come dargli torto?
Chissà, forse lo colpirono i suggestivi giochi di luce e colori che avvolgono tutto e che delicatamente ti conducono verso la vera Luce, quella che illumina ogni uomo, la Luce gentile che porta il cuore sulla soglia dello stupore per tanta delicatezza di un Dio che si fa bambino.
Forse rimase spiazzato dalla stella cometa che domina incontrastata la scena; posta lì, nel cielo scrutato dai Magi, a chiedermi se sto seguendo con generosità e prontezza la stella della mia vocazione, fissata da Dio sul cielo della mia vita come sicura via per condurmi a Lui.
Forse restò a bocca aperta per il castello di Erode, tanto imponente e maestoso, quanto triste e desolato; proprio come il cuore di chi, arroccato nel castello dell’orgoglio e dell’egoismo, chiude gli occhi di fronte allo splendore e alla bellezza della presenza inaspettata di Cristo nella propria vita.
Forse, invece, notò subito la locanda di Betlemme; in effetti, emerge proprio bene nella riproduzione del piccolo borgo, con quel paffuto albergatore che allontana Maria Santissima e s. Giuseppe. D’altronde, però, si sa: se l’albergo dell’anima è pieno, non c’è posto per accogliere il Bambino.
Oppure, forse, rimase sbalordito dalle centinaia di personaggi che sbucano fuori da ogni dove, da tutti quei pastori e donne e bambini e angeli che si affrettano a raggiungere la grotta… ma certo! Ecco cosa lo colpì sicuramente: la grotta! È stupendo quel presepe, perché tutto mirabilmente riconduce lì: a quel luogo diventato suprema testimonianza di come, quando Dio trova una creatura disposta ad aprirgli il cuore e a lasciarlo operare, una creatura pronta ad amarlo come la Vergine Maria, allora si fa carne, si rende presente e inizia a realizzare meraviglie.
E POI, E POI…
Potrei anche raccontarvi di come a Montignoso si trovino frammenti dei luoghi principali della Terra Santa e di come lì venga custodita una preziosa reliquia dell’attentato a s. Giovanni Paolo II; potrei pure parlarvi della Via Bianca o della marea di ex-voto presenti, testimoniando le numerose grazie ricevute in quel luogo; potrei accennarvi della visita che fece Madre Teresa di Calcutta al Santuario… sì, potrei, ma non voglio rubare il piacere di raccontarlo ai Padri e alle Suore che troverete pronti ad accogliervi al Santuario.
Niente scuse dai, basta, sabato si va (c’è pure un ampissimo parcheggio, ed è tutto gratis!).
CHE FACCIO QUANDO ARRIVO?
Avvolti dalle luci e dalla musica natalizia, prima di visitare tutto, prenditi un attimo per fermarti davanti al Bambinello. Questo Santuario Mariano è il luogo giusto per chiedere alla Vergine Maria una fede grande e forte come la Sua. Vi lascio un breve scritto, tanto caro anche al nostro fondatore, da leggere con calma dinnanzi alla grotta.
“La Vergine Maria, in quella santa notte, guardando il bambin Gesù: vedeva un semplice bambino frutto del seno del suo grembo, eppure fin dall’inizio lo ha creduto suo Creatore; l’ha visto nascere, eppure lo ha creduto eterno; l’ha visto povero, bisognoso di tutto, eppure lo ha creduto Signore del cielo e della terra; l’ha veduto inerme su povera paglia e lo ha creduto onnipotente; l’ha visto che ancora non parlava e l’ha creduto sapienza infinita; l’ha sentito piangere e l’ha creduto gaudio e gioia del Paradiso; lo guardava mentre fuggiva in Egitto a causa del re Erode, e mai ha lasciato di credere che il suo bambino fosse il Re dei re” (tratto da “Le glorie di Maria”, s. Alfonso Maria de Liguri).
MA IL MUSCHIO CHI LO PRENDE?
Già è vero, siamo partiti da questo… però, mi dicevano che per il muschio funziona come per i funghi: se trovi un buon posto, non devi rivelarlo a nessuno.
Peccato, perché altrimenti vi avrei detto che arrivati a Montignoso, accanto al cancello che vi introduce al Santuario, sulla sinistra c’è una piccola stradina in leggera discesa. Percorrendola, con noncuranza e circospezione, e inoltrandosi un po’ nel bosco, si trova ottimo e abbondante muschio per tutti i tipi di presepi. Ma dicono che non vada svelato il luogo in cui si prende il muschio. E quindi non lo dico, peccato.
Il Presepe di Montignoso ti attende dall’8 dicembre al 31 gennaio, tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.30. Si trova presso il Santuario “Nostra Signora di Fatima”, a Gambassi Terme (Fi).
Per saperne di più, visita il sito: www.operamontignoso.it
Info & contatti: 0571 678081 / 339 5264190 - info@operamontignoso.it
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