FESTA DELLA PRESENTAZIONE AL TEMPIO DELLA VERGINE MARIA

di Sr. M. Giulia Mauro icms

La festa della Presentazione al tempio della Vergine Maria ha origini antichissime: esse vanno ricercate in una pia tradizione, che risale allo scritto apocrifo chiamato Protovangelo di Giacomo. Infatti, nella Sacra Scrittura non troviamo alcun accenno all’infanzia della Vergine Maria: quelli furono anni silenziosi e pieni di umiltà. Il Protovangelo di Giacomo, che è uno scritto apocrifo, risale al II secolo. Il termine “apocrifo” significa che l’opera non fa parte del canone dei libri ispirati da Dio; questo non esclude, però, che i racconti narrati in questi testi non contengano qualche elemento di verità. La Chiesa ha incluso l’episodio della presentazione di Maria al Tempio nella liturgia: in un primo momento, nel 543, a Gerusalemme fu dedicata la basilica di Santa Maria Nuova, in ricordo proprio della festa odierna; successivamente nel XIV secolo la festa passò in occidente, dove la memoria liturgica fu fissata al 21 novembre.

Il racconto del Protovangelo di Giacomo ci narra che Maria è stata offerta a Dio dai suoi genitori, Gioacchino e Anna, nel Tempio di Gerusalemme. Lì, insieme ad altre bambine, venne istruita sulla fede e suoi doveri nei confronti di Dio. La festa di oggi vuole mettere in luce che Maria appartiene, nel senso vero del termine, al Signore fin dal primo istante della sua vita: infatti è condotta al Tempio perché è Lei stessa il Tempio di Dio, la sua dimora, la Casa che Lui si è costruita e scelta, per assumerne la carne.

Tutta la sua bellezza e la sua grazia erano per il Signore. Qui Maria preparò il suo corpo – e soprattutto la sua anima – a ricevere il Figlio di Dio. In lei si realizzano le parole di Cristo stesso: “Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (cfr. Lc 11, 28). Maria è certamente beata in quanto è la Theotokos, la Madre di Dio. Ma la maternità di Maria può estendersi a tutti gli uomini! Chiunque ascolta e obbedisce alla Parola di Dio, questi accoglie in sé Cristo, proprio come ha fatto Lei, nel silenzio e nella preghiera.

Maria era una donna di preghiera, una donna innamorata di Dio, che aveva un dialogo permanente e una comunione intima con Lui. Anche Maria è maturata in questo rapporto intimo con il Signore. Nessuno notava nulla di straordinario in Lei, anche se, sicuramente, la sua presenza non passava inosservata, perché – come sempre accade – la santità attrae: e questo ancor più in Maria, la “tutta santa”. In lei tutto era puro, tutto era limpido.

Maria “ha trovato grazia presso Dio” (Lc 1,30). Ogni cristiano, come Maria, trova grazia presso Dio nello Spirito Santo, per la mediazione di Gesù Cristo, diventando “Arca dell’Alleanza nuova” e Tempio del Signore in forza della consacrazione Battesimale e nell’Eucaristia.

La giornata di oggi è anche la Giornata di preghiera per le claustrali. Queste anime, nascoste agli occhi degli uomini, sono scelte da Dio per portare il Signore Gesù nel mondo attraverso la loro vita di donazione e di preghiera. Anche loro, come Maria, vivono il mistero della fecondità e della maternità nel dono totale di sé nel silenzio, nella preghiera e nell’offerta quotidiana della vita.

Anche noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di meditare e comprendere la vita di preghiera di Maria. Il Signore non ci chiede grandi cose, ma di impegnarci a vivere una vita d’amore, dedita ad accogliere il progetto di Dio su di noi. Ripensiamo e ringraziamo anche noi, in questa giornata della Presentazione di Maria al tempio e della sua consacrazione a Dio, alla nostra consacrazione battesimale, al giorno in cui anche noi siamo stati – come Maria, attraverso i suoi genitori – consacrati a Dio, resi Tempio dello Spirito Santo, incorporati nel Corpo Mistico di Cristo e soprattutto fatti Figli di Dio, coeredi di Cristo. Questa è la vocazione di ogni cristiano, questo è il dono che Dio fa a ognuno di noi. Per questo vale la pena spendere la propria vita per quel Padre che ci ama fin dall’eternità e desidera che la nostra vita sia un faro di luce in questo mondo, proprio come è la vita di Maria per tutti i suoi figli.