Pillole di SpiritualiTà
Volete dire le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire, e sarete la sua lode, se vivrete bene. (Sant'Agostino)
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"Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli"
Vangelo
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli.
+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Parola del Signore.
Spunti di riflessione
In viaggio, con l’Eterno e verso l’Eterno.
Amore alla persona, amore alla verità, amore alla missione! Ecco cosa traspare di Gesù, in questo tempo di Quaresima!
Nel Vangelo, vediamo Gesù mosso a compassione verso l’essere umano, malato, sia a livello spirituale che fisico; Gesù che spesso agisce in situazioni avverse, circondato da persone che non vedono l’ora di coglierlo in fallo, di accusarlo, di toglierlo di mezzo… Gesù sa bene tutto questo, sa bene chi erano coloro che un giorno l’avrebbero crocifisso: eppure non si ferma, non cambia idea, non impedisce alla sua compassione, nei confronti dei bisognosi, di esprimersi in tutta la sua potenza e guarisce l’uomo, in mezzo a lupi vestiti di agnello, in mezzo ai suoi carnefici.
Gesù non è passato per le strade di questo mondo per dimostrare qualcosa a se stesso, per colmare una sua solitudine, per lasciare il segno in nome del suo nome, per sentirsi gratificato e amato da tutti. Gesù aveva a cuore un unico interesse: “L’amore per il Padre, l’amore per noi e di conseguenza l’amore alla missione!”
Quanto dice a noi tutto questo!
In un mondo dove si vive per la propria riuscita “a qualunque costo”; in un mondo dove diventa scomodo anche dare la vita e si preferisce impedirla o toglierla; in un mondo dove è troppo faticoso restare fedeli alla propria famiglia o vocazione; in un mondo dove il compromesso è all’ordine del giorno; in un mondo dove è messa in discussione anche la fedeltà al proprio genere sessuale… Gesù ci dice ben altro!
Gesù ci dice che, se vogliamo vivere davvero in pienezza, ritrovare veramente noi stessi, dobbiamo volgere le spalle a questa parte di mondo e puntare sulla “parte più vera” di questa nostra vita terrena. Gesù ci insegna a contraddire il giudizio di chi ci sta intorno, se è contro l’Amore vero; ci invita a guardare in faccia, con compassione, le vere malattie del nostro tempo e ad affrontarle, con tutti gli strumenti necessari per uscirne fuori, anche a costo di subire il giudizio degli altri, anche a costo di una apparente incomprensione e solitudine, che in realtà sono “vita”. Perché oggi dobbiamo chiederci cosa significhi: vivere! Viviamo, infatti, in un’epoca nella quale dobbiamo rifarci domande sulle cose essenziali, su ciò che una volta era dato per scontato.
Vivere significa comprendere in pienezza il senso di quello che sperimentiamo e affrontiamo: un senso che è pieno solo se è “per sempre”, se è “eterno”; ed è eterno solo se è vissuto “nell’Eterno”. Gesù e il Padre sono la via che, nell’Amore dello Spirito Santo, offrono all’uomo la strada che rende tutto pieno, tutto vero, tutto eterno, tutto colmo di un “Amore” vero, che cambia la storia e le persone. Quindi, se non rimettiamo al centro questa prospettiva – il bene dell’altro e la dedizione alla missione – non capiremo mai chi siamo veramente e vivremo di “piccole cose”, che passano e illudono. Senza questa prospettiva, perdiamo la vera libertà e viviamo in costante dipendenza da tutto ciò che è esterno ed estraneo al nostro spirito e l’insoddisfazione e la frustrazione diventano compagne costanti di viaggio.
Gesù ci offre la via di uscita da ciò che uccide l’uomo, ma dobbiamo fidarci guardando sempre l’Eterno in ogni istante, per non perdere la prospettiva vera: soprattutto quando, per non tradirla, dobbiamo accogliere anche la croce. Croce che non è morte, non è impedimento, non è intralcio, non è impoverimento dell’uomo, ma è parto doloroso di una vita che da sempre cerchiamo, perché per questa siamo nati!
Maria Santissima ha capito, accolto, vissuto e collaborato per tutto questo. Donna “nella storia” e donna “nell’Eterno”, mostra a tutti noi la via del Cielo e, come Madre, vive costantemente tutti quei parti dolorosi che generano noi, suoi figli.
Maria Addolorata aiutaci a vivere bene questa Quaresima, perché tutto sia un viaggio verso l’Eterno e con l’Eterno!
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