Pillole di SpiritualiTà
Sono la Madonna del Rosario; che continuino sempre a dire il rosario tutti i giorni. (La Vergine Maria il 13 Ottobre 1917 a Fatima)
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"Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce"
Vangelo
Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,1-19)
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Spunti di riflessione
Dopo la risurrezione di Gesù, gli Apostoli tornano in Galilea, luogo dove, secondo l’evangelista Marco, avrebbero incontrato il Signore: «Andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto» (Mc 16,7).
Nel momento in cui Gesù Risorto non è più visibile ai loro occhi, infatti, essi attraversano un momento di incertezza: la prospettiva più immediata è, dunque, quella di tornare alla vita di un tempo, sembrano quasi aver dimenticato la promessa del Signore: «vi farò pescatori di uomini» (Mt 4,19).
La Galilea è il luogo dove tutto aveva avuto inizio e, dunque, proprio da lì gli Apostoli cercano di ripartire, per rileggere tutto il cammino percorso con Gesù sotto un nuovo punto di vista, quello dato dalla Risurrezione.
Ripartono, dunque, dalla Galilea e dalla loro ordinaria attività: la pesca.
Ma proprio lì, in mare, ancora una volta sperimentano che anche quelle azioni, che umanamente essi sono capaci di compiere, senza la presenza di Gesù non portano frutto.
La loro pesca, infatti, è infruttuosa, fino a quando “un tale”, che essi inizialmente non riconoscono, non dice loro di gettare le reti dalla parte destra.
Solo allora la loro pesca si rivela abbondante: essi portano sulla barca «centocinquantatré grossi pesci» (Gv 21, 11), simbolo della totalità e della diversità della pesca dei discepoli, che raggiungerà ogni tipo di persone. Segno che la “pesca di uomini” potrà esser sempre così fruttuosa solo se accetteranno di gettare le loro reti dal lato destro della barca, cioè nel petto lacerato di Gesù, dal quale uscì sangue ed acqua, sorgenti da cui scaturisce la Chiesa!
Solo allora pescheranno uomini con Cristo, per Cristo e per la Sua Chiesa, da ogni parte della terra. Davvero, senza di Lui, i discepoli non possono far nulla! Mentre, nell’obbedienza di fede alla Sua parola, la pesca è sovrabbondante, come nel giorno della chiamata (cfr. Lc 5,9). Una pesca sovrabbondante, che riempie la rete ma non la spezza: la Chiesa apostolica deve, infatti, rimanere indivisa, pur raccogliendo una moltitudine immensa.
È ancora un insegnamento del Signore! Il loro Signore, il nostro Signore, che Giovanni, il discepolo che Gesù amava, riconoscerà per primo, forse già dal suono della Sua voce o nel “segno” della pesca miracolosa, giacché – come afferma san Gregorio da Nissa – «Dio si lascia contemplare da coloro che hanno il cuore puro» (De beatitudinibus 6); ma che Pietro raggiungerà per primo – ancora una volta, come al sepolcro! (cfr. Gv 20,6).
Infatti, «Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare» (Gv 21, 7). Aveva fretta di mettere allo scoperto il suo peccato, le sue fragilità (che il Signore già conosceva!). Aveva fretta di ritrovarlo, di chiedergli perdono, di riamarlo.
Sarà in grado Pietro di rendere testimonianza a Gesù? Lo rinnegherà ancora? Sarà forte abbastanza da affrontare il martirio per il suo Maestro? È questa la grandezza dell’amore di Gesù.
Sono sufficienti tre domande e tre risposte per disperdere ogni dubbio. Pietro è costituito Pastore di pecore e agnelli, dovrà guidarli con fede e amore. L’amore di Simone è stato vagliato e verificato. Ora potrà seguire il Signore, e lo seguirà sulla via del martirio, fino alla Croce.
Pietro ora sa che la santità non nasce dall’impeccabilità, ma dalla capacità di convertirsi ogni giorno, di ricominciare sempre cercando il Pane di vita nel cuore aperto del Signore, crocifisso e risorto. Ora sa che la santità nasce dal voler continuare il cammino con umiltà e coraggio, testimoniando Cristo, per portarlo nella vita degli altri, nelle loro ferite, nelle loro paure, così da liberarli – come Cristo ha fatto con lui – e permettergli di guardare “oltre”, così che possano seguire e amare il Signore e rendergli testimonianza, anche dove forse, istintivamente, non vorrebbero.
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