Pillole di SpiritualiTà
Comprendi per credere, e credi per comprendere. Comprendi la mia parola, affinché tu possa credere; credi alla parola di Dio per poterla comprendere. (Sant'Agostino)
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di Stefano Battezzati
E’, questa, una premessa fondamentale, necessaria per comprendere il riscatto di tutti i nostri peccati. E Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò.
Dio vuole qualcuno come Lui: è il profondo legame tra Dio e l’uomo. Rafforzativo: a immagine di Dio lo creò: l’ho fatto proprio così! Come Adamo fu creato per opera dello Spirito Santo attraverso il soffio di Dio, così lo Spirito Santo concepì Gesù nel grembo di Maria. Spirito Santo ... tu creatore degli uomini … che è il Signore e dà la vita … E Gesù, come Adamo ed Eva, fu creato direttamentedallo Spirito Santo, senza il tramite del concepimento con un atto d’amore tra un uomo ed una donna, atto che, se pure d’amore, risente necessariamente delle conseguenze del peccato originale.
Sì, una creatura umana prese parte al concepimento: Maria Vergine, che però è stata la sola creatura concepita senza peccato originale (“Io sono l’Immacolata Concezione”). Questa grazia, questo privilegio singolare concesso da Dio nel preservare Maria da ogni macchia, da ogni ombra di peccato, era sì in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, ma anche perché occorreva concepire una creatura “fisicamente perfetta”!
Quindi, Gesù provenendo direttamente da Dio e concepito in un grembo illibato, fu immagine perfetta di Dio stesso: in quanto tale, il suo corpo, come quello di Adamo, non ebbe la minima imperfezione, nessuna tara, nessun organo che non risultasse assolutamente perfetto nelle sue funzioni (Gesù non risulta si sia mai ammalato).
Inoltre, sappiamo che Gesù morì sulla croce, secondo la tradizione, all’età di 33 anni, mentre, in base agli studi che datano la nascita nel 6 o 7 a.C. e la morte nel 30 d.C., all’età di 36-37 anni.
Mi sono chiesto: perché proprio a quell’età? E la risposta che mi sono dato è: proprio perché si è nel periodo del massimo vigore fisico!
Sappiamo anche che Gesù, con gli apostoli, affrontava continui spostamenti sempre a piedi, di villaggio in villaggio, e che veniva accolto e ospitato: quindi, possiamo dedurre che, prima di affrontare la Sua dolorosa Passione, era in una perfetta forma fisica, cioè né debilitato, né appesantito, o altro.
Leggiamo intanto cosa ci dice la Sindone:
Due studiosi americani, l’ingegnere Kenneth E. Stevenson e il filosofo Gary R. Habermas, hanno così sintetizzato la descrizione dell’uomo della Sindone: “L’immagine è quella di un maschio con la barba, alto più o meno mt. 1,78. L’età è calcolata sui 30/35 anni e il suo peso sui 79 kg circa. È un uomo ben costruito e muscoloso: un uomo abituato ai lavori manuali.”
Ed è proprio per la combinazione di questi 3 fattori cioè del corpo perfetto nel massimo del vigore ed in perfetta forma fisica che Gesù poté arrivare, durante la sua Passione, alle soglie più alte, anzi, massime del dolore, che nessun uomo prima di Lui e nessun uomo dopo di Lui poté e potrà mai provare.
E dovette proprio arrivare a sopportare i dolori più atroci di ogni patimento (che, vedremo, coinvolgerà tutto il suo corpo) al fine di dover espiare TUTTI i peccati del mondo.
Eh sì, se non fosse arrivato al top del dolore, i peccati più gravi non avrebbero potuto essere espiati!
Ed è per questo che la Sua Divina Misericordia è per tutti i peccatori: proprio perché NON esiste peccato che non sia stato da Lui espiato!
E più è grande il peccatore che si rivolge alla Sua Misericordia, più grande è la Sua gioia: “La mia sofferenza è servita a salvare quell’anima!”. Ed anche: “Ho dato pieno compimento al significato del mio nome, quello di Gesù, che significa Dio salva!”
Dal Diario di Santa Faustina
(1,161) Dice Gesù: “ … ed anche se i loro peccati fossero neri come la notte, se si affideranno alla Mia Misericordia Io ne riceverò una grandissima gloria e la Mia Passione ne verrà esaltata.”
(2,138-139) Dice Gesù: “… nessun’anima tema di avvicinarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto!
“La Mia Misericordia è così grande, che nessun intelletto, né umano né angelico, potrà sondarla per tutta l’eternità.
(3,39) Dice Gesù: “I più grandi peccatori ripongano la speranza nella Mia Misericordia. Essi hanno diritto prima degli altri di confidare nell’abisso della Mia misericordia. Figlia Mia, scrivi [quanto è grande] la Mia Misericordia per i sofferenti! Le anime che si rivolgono alla Mia Misericordia mi procurano una vera gioia. A tali anime concedo le grazie al di là dei loro desideri. Non posso punire neppure il più grande peccatore quando si rivolge alla Mia Misericordia, ma Io stesso lo giustifico per la Mia insondabile e inscrutabile Misericordia. Scrivi: prima di venire come giusto Giudice, spalanco le porte della Mia Misericordia. Ma chi non vuole passare per la porta della Mise- ricordia, dovrà attraversare quella della Mia Giustizia... I più grandi peccatori pongano la loro speranza nella Mia Misericordia. Essi prima degli altri hanno diritto alla fiducia nell’abisso della Mia Misericordia”.
Un’altra osservazione che si affianca a quanto appena detto si riscontra allorquando parliamo dell’intervento dello Spirito Santo e cioè nei miracoli di guarigione fisica: non è forse vero che la guarigione stessa è letteralmente perfetta?
Infatti, la malattia o la menomazione scompaiono “immediatamente, completamente e definitivamente” (per esempio, per chi riacquista la vista, ad una successiva visita oculistica si riscontrano 11/10).
Quindi Gesù, proprio per queste Sue caratteristiche uniche, ha potuto e voluto accollarsi ed espiare TUTTI i peccati dell’umanità.
(Nota per i ricercatori di medicina: Gesù, corpo perfetto, aveva il gruppo sanguigno “AB")
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 09 febbraio 2025 - ANNO C -
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