MENU

NEWS

INTERVISTA ESCLUSIVA A BEATRICE FAZI: II PARTE

UN’ATTRICE FAMOSA “SI RACCONTA”

Pubblichiamo la seconda parte dell'intervista a Beatrice Fazi, a cura della Redazione "Maria di Fatima".
(domande in grassetto corsivo)

È difficile integrare vita famigliare, impegno ecclesiale e attività artistica? Chi ci può aiutare nel cercare una feconda sintonia tra queste dimensioni della vita? Quale consiglio tu stessa daresti agli altri? 

Oggi come oggi, sì, è abbastanza difficile integrare la vita familiare, con l’impegno ecclesiale e la mia attività artistica, soprattutto perché la famiglia è numerosa e hanno, tutti i figli, varie esigenze. Ci sono conflitti anche, familiari, che ogni volta devono essere in qualche modo gestiti, e anche l’impegno di evangelizzazione porta via tanto tempo. C’è anche tanta frustrazione a non poter essere sempre presente là dove necessiterebbe la mia presenza, il mio intervento. E poi, anche sì, con le scelte artistiche, perché sono stata fortunata, nel senso che non mi è stato mai proposto niente che andasse proprio contro la mia fede – scene di nudo, scene di sesso – però, è proprio il fatto di voler fare tutto e farlo bene che è abbastanza faticoso.

Io ho una direzione spirituale, ho un padre spirituale al quale mi rivolgo, ogni due settimane...

Cosa faccio io? Io ho una Direzione spirituale, ho un Padre spirituale al quale mi rivolgo, col quale cerco di essere puntuale, ogni due settimane, perché sempre la vita spirituale deve poter avere il suo spazio per poter progredire. E allora è proprio questo continuo dover essere in tanti posti diversi, coprire tanti ruoli diversi che, a volte, ti distrae dal cercare la forza nell’unico che può dartela. E quindi, è un allenamento, come una palestra, a cui non devi mancare; è il sostengo che può darti la preghiera, che può darti il confronto con il tuo Padre spirituale, la Confessione, l’ascolto della Parola di Dio, la meditazione, la riflessione, lo stare con il Signore, unita a Lui, e lasciare agire lo Spirito Santo.

Il consiglio che io do è quello che vale anche per me: mai perdere un ritmo nella preghiera, mai allontanarsi da quel centro, cercare sempre di riportare tutto a Lui, comunque di ricapitolare tutto in Lui, perché il Signore è sempre molto generoso e comunque offre soluzioni.

A volte bisogna fermarsi a lasciar fare a Lui

A volte, bisogna proprio fermarsi e lasciar fare a Lui, perché c’è, a volte, questo problema: voler essere efficienti, voler fare tutto basandosi sulle proprie forze; voler essere capaci, performanti, in tutti gli ambiti nei quali sei chiamato ad operare. Bisogna anche accettare il proprio limite; e anche perdonarsi, quando si fallisce. Il fallimento è dietro l’angolo, nella relazione con i figli, col marito, con gli amici, con i colleghi, nelle frustrazioni che vengono dal misurarsi con un lavoro che ti porta così all’egocentrismo, ad esser egocentrico. Insomma, è una continua buona battaglia da condurre, e senza il supporto della preghiera, dell’ascolto della Parola, del Sacramento della Confessione e dell’Eucarestia, della partecipazione alla Messa, senza una vita spirituale che sia nutrita continuamente e allenata continuamente penso che sprofonderei nell’abisso del mio nulla, mi autodistruggerei.

 

Come vedi il mondo dello spettacolo attuale? Si ha spesso l’impressione non solo di una “scollatura”, nei confronti dei valori cristiani, ma di una vera e propria avversione, fatta di blasfemia, oscenità gratuite, oltraggi, irriverenze… che ne dici?

Sì, purtroppo, non è più soltanto una scollatura, nei confronti dei valori cristiani, quella che possiamo riscontrare, soprattutto nel mondo dello spettacolo attuale, ma una vera e propria avversione.

Viene considerato normale essere blasfemi, osceni, oltraggiare, essere irriverenti. A volte resto annichilita da certe manifestazioni...

Viene considerato normale essere blasfemi, osceni, oltraggiare, essere irriverenti. È proprio una sorta di “moda”, di partito preso, dove anche gli eccessi vengono banalizzati e, soprattutto, dilaga questo considerare ogni diritto dell’uomo una legge, una legge per gli altri.

È molto difficile quello che stiamo vivendo, il tempo in cui stiamo vivendo: è difficile soprattutto per chi vuole educare i propri figli ad una morale, ad un rispetto, ad una delicatezza, a un’eleganza, a una gentilezza, che sembrano ormai passate di moda. Io stessa non so come reagire, sinceramente. A volte resto annichilita da certe manifestazioni e, soprattutto, dal fatto che ormai quasi non scandalizzino più, vengano ritenute comunque un “diritto”, quello di potersi esprimere.

Anch’io sono abbastanza disgustata da certe manifestazioni, proprio perché mi sembrano irrispettose di chiunque, ineleganti, al di là di tutto. E cosa fare se non cercare di parlare semplicemente, almeno con i miei figli, cercando di far loro capire che non è questo il modo di affermare qualcosa di positivo, ma è tutto negativo quello che viene da blasfemia, oscenità, non-rispetto, irriverenza.

Cerco, in tutti i modi, di far rilevare questa cosa, di protestare anche contro questa cosa, ma il problema è che bisogna dare dei buoni esempi. Ci sono pochi uomini e donne di una certa statura, manca proprio la cultura. Bisogna ripartire dalle basi, andare un po’ all’essenza. Bisognerebbe diffondere un po’di più, per esempio, la Dottrina Sociale della Chiesa; rieducare i nostri giovani alla bellezza. Quello che vediamo è brutto, ma finché qualcuno non fa vedere, non mostra qualcosa di bello, è difficile che i giovani ne vengano attratti. Pensano invece che quello sia “figo”, come dicono loro, la trasgressione sia il modo migliore per definirsi, in opposizione a dei valori cristiani che vengono percepiti come castranti. Finché non viene ribaltato questo modo di pensare, purtroppo, si andrà avanti sempre peggio.

 

Che cosa suggeriresti ai Giovani che sentono la “vocazione” al Teatro, all’attività artistica e “tentano” di penetrare nel mondo dello spettacolo?

Mi capita spesso di avere a che fare con giovani talenti che mi chiedono supporto, aiuto, consigli. Quello che io dico sempre è di non perdere mai di vista se stessi, cioè di non trasformare una passione in un grande idolo, che poi può consumarti la vita, al quale rischi di sacrificare tutto. Consiglio di coltivare in sé una crescita, comunque, interiore: i buoni sentimenti, il rispetto degli altri, la disciplina, lo studio, l’approfondimento. C’è tanta superficialità, tanta moda, appunto, irriverenza, trasgressione, oscenità, che sembra essere l’unica strada da percorrere per affermarsi, per farsi notare.

C'è bisogno di essere innanzitutto delle persone degne...di scendere in profondità

Allora, il consiglio che io do è di non cedere a queste tentazioni, ma di mantenere comunque un rigore nei confronti di se stessi, con lo studio, col cercare di darsi uno spessore, di essere innanzitutto delle persone degne, perché c’è bisogno di grandi artisti, c’è bisogno di portare bellezza in questo modo, e di meteore che passano e che non contribuiscono a elevare se stessi e gli altri ce ne sono fin troppe. E allora, quello che dico loro è di scegliere, innanzitutto, che tipo di artista vogliono diventare e poi di studiare, studiare, studiare tantissimo, perché c’è bisogno di cultura, c’è bisogno di una conoscenza profonda, di non rimanere in superfice; c’è bisogno di leggere tanto, di avere un vocabolario, di avere parole per esprimere, per codificare la realtà e trasmettere quello che sentiamo agli altri, comunicare veramente. Invece, questi ragazzi vogliono andare subito in televisione, ma non vogliono leggere i classici, non vogliono leggere i libri, non vogliono studiare, perché è tutto molto veloce, si comunica per immagini, si comunica per spot, per slogan e non c’è uno scendere in profondità.

Ecco, questo è il mio consiglio, il mio suggerimento, a chi sente la vocazione per questo mestiere, che è un mestiere bellissimo: ma devi essere forte, perché è un mestiere che comunque offre tanti momenti di frustrazione, di solitudine, anche se poi sembra che si stia sempre in mezzo agli altri, al centro dell’attenzione. È qualcos’altro quello che bisogna ricercare.

 

Grazie di cuore! Assicuriamo la nostra preghiera per la tua vita, la tua famiglia e la tua attività.

in Evidenza

CALENDARIO EVENTI

Prossimi eventi

ADORAZIONE EUCARISTICA
Preghiamo per le vocazioni

PRIMO VENERDÌ DEL MESE
Voglio abbandonarmi nel Cuore di Gesù

DONA ORA

Con una piccola donazione puoi riaccendere la speranza di uomini, donne e bambini in Brasile e, anche in Italia...

Dona alla fondazione

La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria

ABBONATI ALLA RIVISTA |

NEWSLETTER

La newsletter è uno strumento per rimanere sempre in contatto con noi e per essere sempre aggiornati sulle principali attività della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Iscrivendoti riceverai gratuitamente notizie brevi, links ad articoli.

Pillole di SpiritualiTà

Volete dire le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire, e sarete la sua lode, se vivrete bene. (Sant'Agostino)