Pillole di SpiritualiTà
O Immacolata! “Madre, che ci conosci, rimani con i tuoi figli”. (San Giovanni Paolo II)
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Meditando i misteri dolorosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
MISTERI DOLOROSI
1. Gesù prega e suda sangue nell’orto degli ulivi.
Maria SS.ma l’aveva visto uscire, il suo Gesù, con Giovanni, Pietro e Giacomo, per andare a pregare nell’orto degli Ulivi. Lei lo sapeva che, prima di affrontare quella terribile prova, aveva bisogno di stare con Suo Padre. Si ricordava ancora quando, bambino, e, poi, adolescente, spesso, Lo vedeva raccogliersi in preghiera e Lo sentiva chiamare il Suo Dio “Abbà, Papà”, con una tale tenerezza e confidenza di Figlio, che anche Lei aveva imparato a fare sua. E “Abbà” era il nome con il quale Lui aveva chiesto ai Suoi Apostoli di rivolgersi a Dio, perché anche loro Lo pregassero con cuore di figli, perché Padre vuole essere Lui anche per ciascuno di noi. E, anche in quella notte al Getsemani, “Abbà” era il nome che, tra il sonno e il dormiveglia, Giovanni aveva sentito pronunciare con forza da Gesù: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Lc 22,42). Sì, in quell’ora, Gesù aveva sentito su di sé tutto il peso dei peccati di tutti gli uomini, di tutti i tempi. E Lui, pienamente Uomo, pur Dio, aveva provato una grande angoscia, tanto da sudare gocce di Sangue. Per questo, come un bambino nel pericolo, si era rivolto al Padre, perché sapeva che Lui Lo avrebbe ascoltato. E un angelo era sceso dal Cielo a confortarLo. Sì, Maria lo sapeva che il Padre non avrebbe lasciato solo Suo Figlio, che avrebbe esaudito le Sue “forti grida e lacrime” (Eb 5,7), ma non liberandolo dalla morte, bensì dandoGli la forza di affrontare la sofferenza e la morte per noi. Lui Gli sarebbe stato vicino, Lui Lo avrebbe accompagnato fin sulla Croce, Lui Lo avrebbe sempre amato. Questa sarebbe stata la Sua forza in quell’ora. Questa è la nostra forza: il Suo Amore eterno per ognuno di noi.
2. Gesù è flagellato alla colonna.
Maria SS.ma ha vicino a Sé Pietro, che Le racconta di come lui era lì presente alla flagellazione di Gesù, nascosto dietro una colonna, perché tormentato dal dolore e dal rimorso di aver appena rinnegato Gesù non una, ma tre volte, come Lui gli aveva preannunciato. Sì, lui non aveva saputo dire agli altri la verità della sua amicizia con Lui, del suo volerGli bene, del suo credere alle Sue parole, alla Sua vita. E ora, come avrebbe potuto di nuovo guardarLo in faccia? E, invece no, era stato lo stesso Gesù che, per primo, appena il gallo aveva cantato, si era girato e, tra le urla della folla inferocita, aveva cercato proprio lui, i suoi occhi, il suo sguardo. Ma, non per rimproverarlo o per condannarlo, bensì per ridirgli ancora una volta il Suo Amore, per dargli il Suo perdono, anche senza la necessità di pronunciare una parola. Era bastato quello sguardo. E lui, Pietro, aveva sentito di nuovo la vita scorrere nelle sue vene, l’Amore di Gesù rinnovare il suo cuore pentito. Sì, era caduto, e quella caduta faceva terribilmente male al suo orgoglio di uomo caparbio e deciso; ma, allo stesso tempo, gli aveva permesso di sperimentare la Misericordia di Dio. Gesù gli stava dando un’altra possibilità, l’aveva già perdonato e quella Croce, sulla quale avrebbe versato il Suo Sangue, avrebbe lavato anche il cuore pentito di Pietro. E Maria SS.ma, alla Quale ora, piangendo, davanti a quel sepolcro, Pietro sta manifestando il suo errore, ma anche la dolcezza di quel perdono, gli manifesta con uno sguardo di Mamma lo stesso Amore: “Forza figlio, va’, e non peccare più”. Perché Lei, come Mamma non può far altro che ricordarci quell’Amore e riportarci da Dio.
3. Gesù è coronato di pungentissime spine.
Maria SS.ma ha tra le mani il casco di pungentissime spine che ha coronato la testa del Suo Gesù, quella testa che Lei, quando Lui era Bambino e adolescente, tante volte aveva accarezzato e baciato. E Maria SS.ma si chiede come possano, quelle guardie, non aver provato un minimo di compassione nel vedere le spine infliggersi tra i capelli e sulla fronte del Suo Gesù? Come possano non aver sentito tremare le loro mani nel colpirGli il capo con il bastone, fremere le loro lingue nello sputarGli addosso e nell’insultarLo, come il più vile dei malfattori? Lui, il Suo Gesù, “il più bello tra i figli dell’uomo” (Sl 44,3) aveva il Volto e i capelli intrisi di Sangue, Sangue che, proprio per amore di quei soldati e per la loro salvezza, stava versando. E Maria SS.ma sa che quelle sofferenze di Gesù, inflitte al Suo capo innocente, ripareranno anche tutti i peccati e gli scandali futuri contro l’innocenza e la purezza dei piccoli, ferite dall’immoralità e dall’indecenza di tante mode e di tanti costumi. E anche Lei, allora, offre il Suo dolore, in unione a quello del Figlio, perché tutti quei bambini possano, un giorno, trovare in Lei un Cuore di Mamma, che custodisca il loro cuore e lo conduca al Cuore di suo Figlio.
4. Gesù porta la pesante Croce al Calvario.
Maria SS.ma si ricorda ancora le tre cadute di Gesù sotto il peso della Croce: il Suo viso e il Suo corpo che sbattevano pesantemente a terra e che si riempivano ancora di più di ferite e di sangue, che Lei non aveva potuto raccogliere, perché le guardie, sapendo che era Sua Madre, non Le avevano permesso di avvicinarsi. Ma, dopo l’ultima caduta, Lui, ancora a terra, L’aveva guardata, quasi a rassicurarLa; e, con quello sguardo, Le aveva detto tutto, Le aveva ricordato che entrambi erano lì per continuare a dire il loro “Fiat”, nonostante tutto, per portare fino in fondo quel progetto di salvezza per cui Lui s’era fatto Uomo e Lei era diventata la Sua Mamma. “Tutto è compiuto” avrebbe detto prima di morire, ma il Calice doveva ancora essere colmato. Entrambi, con Amore e per Amore di Dio Padre e di noi uomini, erano determinati a compiere fino in fondo la loro missione: Lui si era rialzato, aveva ripreso la Croce sulle Sue spalle; e Lei, dietro, era disposta a portarla nel Suo Cuore, perché, quella, come Mamma, era la parte che Le spettava. Il Volto, al Suo Gesù, glieLo aveva asciugato la Veronica, la Croce L’aveva aiutato il Cireneo a portarla. Maria SS.ma e Gesù non erano rimasti soli a portare il Loro dolore su quella via. Anche oggi, a Fatima, la Madonna ci chiede di consolare il Suo Cuore e il Cuore di Gesù, per i tanti peccati, oltraggi e indifferenze che gli uomini ingrati commettono contro di Loro. Non lasciamo cadere invano questa richiesta, abbiamo compassione del Loro dolore e consoliamoLi, con tanti piccoli atti d’amore.
5. Gesù è crocefisso e muore in croce.
Maria SS.ma ricorda ancora quando Gesù, dopo essere stato crocefisso, L’aveva guardata un’ultima volta, Lei, la Sua Mamma: era tutto ciò che Gli restava, perché aveva dato tutto, era stato spogliato di tutto. Poi, aveva guardato Giovanni, l’unico che Gli era rimasto vicino fino alla fine, nonostante il disprezzo della gente e le minacce delle guardie. E, di nuovo, s’era girato verso di Lei, e con tenerezza infinita di Figlio, quasi chiedendoLe scusa di domandarLe ancora qualcosa, Le aveva detto: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi aveva detto a Giovanni: «Ecco la tua madre!» (Gv 19,26-27). Sì, Le aveva chiesto di diventare Mamma di Giovanni; ma, in Giovanni, anche di tutti gli altri Apostoli, e dei Suoi crocefissori, e di coloro che Lo avevano flagellato, che Lo avevano condannato a morte, che Lo avevano deriso. E non solo in quel momento, ma anche nei secoli a venire. Sì, Gesù Le aveva affidato tutta l’umanità. Ora Le chiedeva di essere la Mamma non solo del Suo Gesù, ma in Lui, di tutti quegli uomini e donne per i quali Lui stava offrendo la Sua vita su quella Croce. E Lei come poteva dire di no al Suo Gesù, al Suo Dio? Lei, che per prima e in anticipo aveva beneficiato dei frutti di quella Croce? E Maria SS.ma, ancora una volta, come trent’anni prima all’angelo Gabriele, aveva ripetuto nel Suo Cuore, ancora una volta e per l’eternità, il Suo “Eccomi!”. E Gesù, ringraziando il Padre di averGli dato una Mamma così, Le aveva fatto sentire nel Cuore il Suo: “Grazie, Mamma!”. Ecco perché ora Lei, davanti a questo sepolcro, è qui a cantare nel Cuore il Magnificat, in attesa dell’alba della Risurrezione. Sì! Come per Lei, Dio ha fatto cose grandi, così le farà anche per il Figlio, risuscitandoLo da morte, Lui lo ha detto! E le farà anche per tutti gli altri Suoi figli, domani e nei secoli a venire, perché ormai il peccato e la morte sono stati sconfitti sulla Croce, dalla potenza dell’Amore del Suo Dio!
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