MENU

NEWS

La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"

Meditando i misteri dolorosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria

MISTERI DOLOROSI

PRIMO MISTERO: Gesù prega e suda sangue nell’orto degli ulivi

Giuda, uno dei Dodici, si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?»” (Lc 22,48). Gesù offre fino all’ultimo a Giuda Iscariota tutto il Suo Amore e tutta la sua tenerezza di Amico, come, poche ore prima, nel Cenacolo aveva detto a ciascuno dei Suoi Apostoli: “Non vi chiamo più servi, ma amici!” (Gv 15,15). Anche noi rimarremo sempre Suoi amici, saremo cioè sempre guardati e cercati con Amore da Gesù. Sia quando, come Giuda, anche noi tradiremo Gesù per trenta denari; sia quando, come Pietro, anche noi rinnegheremo Gesù, perché con la nostra vita diremo al mondo di non conoscerLo, di non essere dei Suoi. Ma, ogni volta che ci capiterà di abbandonarLo, di rinnegarLo, di tradirLo, facciamo risuonare nel nostro cuore quell’invito: “Amico!...”. Perché “anche Pietro aveva negato il Maestro; e poi lo ha guardato e si è messo a piangere e il Signore lo ha ricollocato al suo posto: il Suo vicario. Tutti gli Apostoli hanno abbandonato il Signore e son tornati, e Lui ha perdonato loro e li ha ripresi con la stessa fiducia” (don P. Mazzolari). Impegniamoci a fare una buona Confessione, per vivere con l’aiuto della Grazia di Dio questi giorni che ci preparano alla S. Pasqua. Meditiamo ogni giorno sui Vangeli che parlano della Passione di Gesù per fare sempre più nostri “gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2, 5-8) per Amore nostro e per chiedere, anche noi con Lui, al Padre la salvezza di tante anime.

 

SECONDO MISTERO: Gesù è flagellato alla colonna

Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare” (Gv 19,1). Il povero corpo di Gesù è straziato dai colpi inferti, con tanta violenza, sul petto e sulla schiena; la Sua carne è lacerata da atroci sofferenze. Non un grido di protesta esce, tuttavia, dal Suo Cuore. Egli, Agnello immacolato, nato da Maria SS.ma, Immacolata e sempre Vergine, si offre al Padre per riparare, nel Suo Corpo, a tutti i peccati contro l’innocenza e la purezza del nostro cuore e del nostro corpo. A un mondo che è a favore dell’aborto, dell’eutanasia, del divorzio, delle mode scandalose nel vestire e di tutte le libertà nell’esercizio della sessualità, Pilato mostra il corpo straziato di Gesù, il Suo volto tumefatto e ci dice “Ecce Homo!”. Il corpo di Gesù, sfigurato dai nostri peccati, ci mostra tutto il male che essi provocano nel nostro cuore e come essi cancellino quell’immagine e somiglianza che abbiamo con Dio. “I peccati che portano più anime all'inferno sono i peccati della carne. Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù” dirà un giorno la Madonna alla piccola Giacinta. Raccogliamo quel Sangue che Gesù ha versato abbondante nella flagellazione e offriamoLo per riparare a tanti peccati impuri. AdoriamoLo presente nel SS. Sacramento e riceviamoLo nell’Eucaristia, per avere la forza di "non conformarci alla mentalità di questo secolo" (Rm 12,2).

 

TERZO MISTERO: Gesù è coronato di pungentissime spine

Intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi, mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!». E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo” (Mt 27, 27-30). Davanti a Gesù, sbeffeggiato senza alcuna pietà dai soldati, cosa avrà pensato la Madonna? Quante lacrime avrà versato nel vedere quel capo – che Lei tante volte aveva stretto tra le Sue mani e riempito di baci – trafitto dalle spine? “Chiedano perdono dei loro peccati. Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso” dirà la Madonna ai tre Pastorelli a Fatima, il 13 ottobre 1917, “prendendo un aspetto più triste”. Quando l’uomo non vive in grazia di Dio, quando è indifferente al Suo Amore di Padre, il cuore diventa di pietra, la coscienza si addormenta, l’intelligenza e la libertà vengono usate per pensare e compiere il male, perché la superbia e l’orgoglio mettono radice nell’anima. “Lasciate per 20 anni una parrocchia senza prete e vi si adoreranno le bestie!” diceva il Santo Curato d’Ars. E possiamo vedere, ancora di più oggi, cosa sta succedendo nella nostra società. L’idea di un uomo nuovo, ma senza Dio e senza la Chiesa, è pura follia. Ecco perché Gesù offre se stesso; ecco perché ascolta, senza replicare, gli insulti che Gli vengono urlati in faccia. Innocente e Santissimo, Gesù vince l’odio di questi soldati con l’Amore che perdona, ma che chiede anche di essere consolato e riparato. Facciamo nostri, in questa Quaresima, i desideri e i propositi del piccolo Francesco di Fatima: “Io preferisco consolare Nostro Signore. Non ti ricordi come era triste la Madonna il mese scorso quando ci chiese che non si offendesse più Gesù che è già tanto offeso? Io voglio consolare Nostro Signore; ma mi piacerebbe anche convertire i peccatori, perché non Lo offendano più!

 

QUARTO MISTERO: Gesù porta la pesante croce al Calvario

“Incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender la croce su di lui” (Mt 27,32). Quante volte anche noi ci sentiamo costretti a prendere la croce? Quante volte facciamo fatica a vedere Gesù in chi ci sta accanto e che aspetta di essere amato? Quante volte vorremmo che la Volontà di Dio si adattasse a noi, si esprimesse in situazioni diverse, a noi più congeniali? Invece, è proprio qui e ora, che possiamo davvero fare quello che Lui ci chiede. Come suggerisce l’Angelo ai tre Pastorelli di Fatima: “Cosa fate?”: non li sta rimproverando, ma sta ricordando loro che sono alla presenza di Dio, anche mentre stanno giocando, e che Dio può essere amato e consolato anche attraverso quel gioco. È nell’attimo presente che il Signore ci ama e che ci chiede di amarLo, perché “i Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all’Altissimo orazioni e sacrifici”. A Lucia, che domanda: “Come possiamo sacrificarci?”, l’Angelo risponde: “Di tutto quello che potete, offrite un sacrificio… Soprattutto, accettate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà”. Con la consapevolezza che l’accettare queste sofferenze non ci toglie la fatica di viverle, ma è proprio questa fatica che, offerta a Dio, esprime il nostro amore per Lui e il nostro desiderio di consolarLo. E, quando ci rendiamo conto di non essere riusciti a farlo, non temiamo: ripariamo subito alla nostra debolezza con un atto d’amore a Lui e riprendiamo fiduciosi il cammino.

 

QUINTO MISTERO: Gesù è crocefisso e muore in Croce

Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno»” (Lc 23,46). Gesù si immola sulla croce per Amor nostro, si offre Lui al Padre per riparare al nostro peccato, perché spesso noi non sappiamo quello che facciamo, non ci rendiamo conto della gravità del peccato, per quanto piccolo esso possa essere. E, pur bastando il Suo sacrificio a salvare l’umanità, Egli chiede a ciascuno di noi, oggi, di collaborare alla Sua opera di Redenzione, così come l’ha chiesto a Maria SS.ma Sua Madre e come l’ha chiesto ai tre Pastorelli di Fatima. Suor Lucia sottolinea che, durante l’apparizione del 13 luglio 1917, essi vedono una Croce “… sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”. La testimonianza di coloro che offrono la loro vita per rimanere fedeli a Gesù aiuta le anime a convertirsi e a cambiare vita. Ma è anche l’offerta quotidiana dei nostri piccoli sacrifici, delle nostre piccole rinunce, delle nostre preghiere che colma “quell’innaffiatoio che irriga le anime” e che fa giungere ancora una volta, anche dai nostri cuori, la preghiera di Gesù: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

 

 

in Evidenza

Il Beato Alberto Marvelli
FACEVA TUTTO PER GESÙ

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 06 ottobre 2024 - ANNO B
"L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto"

La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"
Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria

"HO PAURA DI DIO CHE PASSA" (Sant'Agostino)
PARLA, SIGNORE, IL TUO SERVO TI ASCOLTA

CALENDARIO EVENTI

Prossimi eventi

Incontro Adolescenti
Anno 2024-25

ADORAZIONE EUCARISTICA
Preghiamo per le vocazioni

Celebrazione del 12 del mese
Da maggio ad ottobre Processione Eucaristica Riparatrice

DONA ORA

Con una piccola donazione puoi riaccendere la speranza di uomini, donne e bambini in Brasile e, anche in Italia...

Dona alla fondazione

La Rivista ufficiale della
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria

ABBONATI ALLA RIVISTA |

NEWSLETTER

La newsletter è uno strumento per rimanere sempre in contatto con noi e per essere sempre aggiornati sulle principali attività della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Iscrivendoti riceverai gratuitamente notizie brevi, links ad articoli.

Pillole di SpiritualiTà

Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)