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La devozione riparatrice dei "PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE"

MISTERI GLORIOSI

1. Gesù risorge da morte.

Maria Maddalena invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva… Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre…»” (Gv 20,11-17). Maria Maddalena piange perché trova il sepolcro di Gesù vuoto e ha paura di non poterLo più vedere, di non poter più ascoltare le Sue parole, che tanto bene hanno fatto alla Sua anima. Quando i Pastorelli erano stati portati in prigione, il 13 agosto 1917, anche il piccolo Francesco “mostrava una gran tristezza e quasi piangendo diceva: «Forse la Madonna è rimasta male e ha deciso di non apparirci più, visto che non siamo andati alla Cova d’lria. Mi piacerebbe tanto di vederLa!» Giacinta piangeva perché aveva nostalgia della mamma e della famiglia; lui cercava di farle animo, dicendole: «La mamma, se non la vediamo più, pazienza! Offriamo tutto per la conversione dei peccatori. Il peggio è se la Madonna non torna più! È questo che mi costa di più! Ma offro pure questo per i peccatori. Dopo mi domandava: «Senti, la Madonna non ci apparirà più? Ho tanta nostalgia di Lei!»”. Sull’esempio dei Pastorelli, impegniamoci a coltivare il nostro rapporto con Gesù, affidiamoci alla Madonna, ricordandoci che la nostra vita qui sulla terra non è che un breve passaggio, che ci prepara ad un’eternità con Dio, tanto più beata quanto più avremo vissuto amando Lui e conformandoci a Lui.

 2. Gesù ascende al Cielo.

 “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi»” (Gv 14,2-3). Gesù ci manifesta il Suo grande desiderio di poterci portare tutti in Cielo, perché, per sempre, possiamo godere con Lui dell’Amore di Dio Padre. Quando, il 13 maggio 1917, la Madonna dice ai tre Pastorelli di venire dal Cielo, subito la piccola Lucia Le chiede se anche loro andranno in Cielo. E non vedono l’ora che la promessa della Madonna – di portarli presto in Cielo – si avveri, perché sanno che lì ci sono Gesù e la Madonna ad attenderli. Perché la santità è questa comunione eterna con Dio, che il nostro cuore desidera profondamente e che già qui iniziamo a gustare, se viviamo da figli di Dio. Quello che più faceva riflettere la piccola Giacinta era l’eternità del Paradiso e dell’Inferno e il vedere la Madonna triste per le tante anime che vanno all’Inferno. E, allora, il suo desiderio di bene per le anime la portava a dire: “L’Inferno! L’Inferno! Quanta compassione ho delle anime che vanno all’Inferno! E la gente là dentro, viva, che brucia come legna sul fuoco!... Bisogna pregare molto per liberare le anime dall’Inferno! Ce ne vanno tante, tante!»” Questi bambini sono davvero disposti a tutto pur di poter andare in Paradiso, perché lì potranno vedere e continuare ad amare Dio per sempre. Impegniamoci anche noi, allora, ad essere santi, amando Dio e la Madonna, osservando i Dieci Comandamenti, partecipando alla s. Messa la domenica. E, come i Pastorelli di Fatima, sacrifichiamoci con tanto amore e generosità perché tante anime possano andare in Cielo e non cadere nel fuoco dell’Inferno.

3. Lo Spirito Santo discende su Maria SS.ma e gli apostoli.

Allora ritornarono a Gerusalemme… Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano… Tutti erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con Maria, la madre di Gesù” (At 1,12-14). Quanto Maria SS.ma avrà sofferto nel Suo Cuore nel vedere la delusione degli Apostoli, il loro scoraggiamento, la tentazione di rimanere chiusi dentro quelle mura per la paura di poter subire la stessa sorte del loro Maestro. E quanto avrà pregato e interceduto, in quei cinquanta giorni, perché lo Spirito Santo rinsaldasse la loro fede nelle promesse fatte loro da Gesù! Forse, oggi, la preghiera e l’intercessione di Maria SS.ma presso Dio, per noi, si sono fatte più forti, proprio perché Ella vede un mondo che si sta sempre più allontanando da Dio e che rifiuta la Verità che Lui ci ha insegnato. E anche a noi, oggi, Ella torna a ripetere l’invito che ha rivolto ai tre Pastorelli: “Devono emendarsi! Non offendano più Dio, che è già tanto offeso!” e ci chiede di offrirci a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarci, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori. Facciamo nostro il dolore di Maria SS.ma, sentiamo rivolto a ciascuno di noi personalmente quell’invito: “Almeno tu, prova a consolarMi…” Non neghiamoLe il nostro, seppur piccolo, amore, non chiudiamoLe la porta del nostro cuore, ma permettiamoLe di entrarvi e di trovare un cuore dove Ella possa trovare un po’ di consolazione.

4. Maria SS.ma è assunta in Cielo in anima e corpo.

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole” (Ap 12,1). Dio Padre ha pensato e creato Maria SS.ma piena di grazia per essere la Madre di Suo Figlio. Lei è l’unica creatura ad essere così, come Dio aveva voluto e creato l’uomo prima del peccato originale, non toccata cioè dalle conseguenze del peccato stesso. E Maria SS.ma risponde a questo Amore di Dio facendo del Suo Cuore e del Suo grembo una dimora immacolata per tutta la SS. Trinità. Ecco perché il Suo corpo è ora santificato e glorificato insieme alla Sua anima. L’Assunzione di Maria SS.ma al Cielo ci ricorda che siamo figli di Dio, creati a Sua immagine e somiglianza, redenti anche nel nostro corpo dalla Sua Passione, Morte e Risurrezione. I peccati della carne sono quelli che portano più anime all’Inferno, perché deturpano quell’immagine e somiglianza con Dio che è impressa proprio nell’amore tra un uomo e una donna e ci portano, invece, a vivere questo amore in maniera egoistica. Offriamo, allora, con generosità e amore, tutti quei sacrifici e rinunce che, durante le nostre giornate, ci aiutano a custodire i nostri sensi, a dominare le nostre passioni, a educare il nostro cuore. Questa incessante offerta, insieme alla preghiera, ci aiuterà a rendere il nostro corpo davvero tempio vivo dello Spirito Santo e a riparare a tanti peccati contro la bellezza e la verità dell’amore umano, contro la famiglia, contro la vita, che tanta devastazione e tanto dolore stanno portando nella nostra società.

5. Maria SS.ma è incoronata Regina del Cielo e della terra.

Maria SS.ma è la “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1). È Regina del Cielo e della terra, perché è Colei che ha schiacciato la testa al Serpente tentatore, proprio perché è concepita senza il peccato originale e non ha mai commesso un peccato nella Sua vita. È in Lei che la Chiesa può dire di aver già vinto il demonio. In Lei la Chiesa è certa che, nonostante le persecuzioni, nonostante il male sembri aver spesso la meglio, nonostante tutto quello che viene proposto o approvato contro la Verità, “le porte degli inferi non prevarranno” (Mt 16,18) e “alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”. La piccola Giacinta di Fatima ci suggerisce: “Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Di’ a tutti che Dio ci concede le grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria; che le domandino a Lei, che il Cuore di Gesù vuole che, vicino a Lui, sia venerato il Cuore Immacolato di Maria. Chiediamo la pace al Cuore Immacolato di Maria; Dio la mise nelle mani di Lei. S’io potessi mettere, nel cuore di tutti, il fuoco che mi brucia qui nel petto e mi fa amare tanto il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria!”  E se Dio vuole che amiamo la Madonna, cosa ci costa farlo? Amiamo la nostra Mamma, invochiamoLa nelle nostre giornate, affidiamo la nostra vita e le nostre famiglie al Suo Cuore, recitiamo tutti i giorni il Rosario e vedremo realizzarsi quello che Lei stessa ci ha promesso a Fatima.

 

 

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