Pillole di SpiritualiTà
Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. (San Giovanni Paolo II)
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Meditando i misteri gaudiosi consoliamo il Cuore Immacolato di Maria
MISTERI GAUDIOSI
1. L’ANNUNCIO DELL’ARCANGELO GABRIELE A MARIA SANTISSIMA
L’arcangelo Gabriele annuncia alla Vergine Santa che Dio stesso vuole incarnarsi in lei. L’angelo del Portogallo, nel 1917, proclama ai tre veggenti di Fatima la grandezza e maestà del Dio incarnato nella Santissima Eucaristia che invita loro ad adorare. Gli angeli, le schiere celesti, ininterrottamente, allo stesso modo, indicano a ciascuno lo stesso Gesù, lo stesso Verbo Incarnato nella stessa Santa Eucaristia. Non si affievolisca ma, anzi, cresca sempre più il grande ardore verso questo divino Sacramento e offriamo continui sacrifici in atto di riparazione di tutti i sacrilegi che si stanno compiendo.
2. LA VISITA DI MARIA SANTISSIMA ALLA CUGINA ELISABETTA
Quel Gesù che il primo tabernacolo vivente quale è stata la Vergine Maria custodiva in sè, iniziò a trasformarla dal di dentro, spingendosi e muovendosi verso colei in cui lo Spirito Santo aveva compiuto prodigi, cioè Elisabetta. Le anime che hanno realmente sete di Dio si cercano, si riconoscono e camminano insieme. Scriveva S. Carlo Acutis: “Attraverso l’Eucaristia, Gesù prenderà dimora presso di noi, aumentando la nostra capacità di penetrare nel suo cuore, per assumerne i sentimenti, le disposizioni, praticare le virtù delle quali Egli è il nostro Maestro e Modello, secondo l’esortazione di S. Paolo: ‘abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù’.” In tanti miracoli Eucaristici, i campioni analizzati riportano la presenza di parti frammentate del muscolo cardiaco umano con alterazioni che appaiono durante un’agonia. Il cuore di Gesù è un cuore in agonia. Mettiamoci in ascolto di questo Cuore per comprendere le sue reali priorità, affinchè diventino anche le nostre.
3. LA NASCITA DI GESU’ NELLA GROTTA DI BETLEMME
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. S. Francesco d’Assisi diceva: “Ecco, ogni giorno Egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno Egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con gli occhi del loro corpo vedevano soltanto la carne di Lui, ma contemplandolo con gli occhi dello Spirito, credevano che Egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che questo è il suo santissimo Corpo e Sangue vivo e vero. E in tale maniera il Signore è sempre presente come Egli stesso dice: ‘Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo’ “. Chiediamo alla Vergine Santa d’intercedere perché poniamo sempre più Gesù Eucaristia al centro della nostra vita.
4. LA PRESENTAZIONE DI GESU’ BAMBINO AL TEMPIO
Rivolto a Maria, Simeone profetizza: “Anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Evento che raggiunge il suo culmine sotto la croce, sul Golgota. Un sacrificio cruento, di sangue, avvenuto più di duemila anni fa, ma che ogni minuto, in ogni parte del mondo si ripresenta in modo incruento, in ogni singola celebrazione eucaristica. Ognuno può dire: “Gesù, su quell’altare lo fa per me…lo sta facendo per me”. Partecipare alla Messa non è un ‘dovere’, o un ‘bisogno’, ma risposta a quell’appassionato desiderio che Gesù stesso ha di venire in ciascuno di noi. Ha rivelato Gesù alla Beata Alexandrina Maria da Costa: “L’Eucaristia, il mio corpo, il mio sangue, ecco la salvezza del mondo!”. Questa è l’unica cosa che ci salva.
5. IL RITROVAMENTO DI GESU’ FRA I DOTTORI DEL TEMPIO
“Non sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio?”, reclama Gesù ai genitori che lo cercano. Occuparsi delle cose che il Padre stesso ha a cuore. La chiamata di ogni discepolo che col capo reclinato sul Cuore di Gesù diviene suo intimo amico attraverso un’intensa vita eucaristica. Il discepolo prediletto. Colui che ha a cuore che nulla del proprio Maestro vada perduto, ma che tutto sia raccolto e porti frutto. E una delle premure più grandi di Gesù è sicuramente la sua presenza viva nell’Eucaristia. Gesù confidò a S. Caterina da Siena le seguenti parole: “Voi ricevete tutta l’essenza divina in quel dolcissimo sacramento, sotto la bianchezza del pane. E come il sole non si può dividere, così tutto Dio e uomo non si può dividere in questa bianchezza dell’ostia. Poniamo che si divida l’ostia: anche se fosse possibile, in ciascuno è Cristo tutto Dio e tutto uomo. Come si frantuma uno specchio, ma non vi si frantuma l’immagine che vi si vede, così, dividendo questa ostia, non si divide né Dio né l’uomo, ma in ciascuna parte vi è tutto”.
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