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“LA SCIENZA E L’ARTE DI CONDURRE LE ANIME”

di sr M. Lucia Cucci icms

Partendo dalla grazia del Battesimo, il Signore chiama i Suoi figli alla perfezione e, lungo la storia di ogni uomo, in virtù della Sua fedeltà, mantiene immutata questa iniziativa d’amore (cfr. 1 Ts 5,23). Egli desidera stabilire con ogni Suo figlio una relazione intima, per “invitarlo e ammetterlo alla comunione con sé”.

La vita spirituale dell’uomo ha come fine principale l’incontro con Dio. Essa conduce gradualmente la persona alla piena consapevolezza di essere amata da Dio creatore, salvata da Cristo redentore e santificata dallo Spirito Santo. La Trinità è la prima protagonista della crescita spirituale delle anime. In questo cammino, spesso irto di difficoltà e offuscato da ombre e da caligine, ogni uomo sente il bisogno di “un faro”, che illumini il sentiero tracciato per lui. Senza dubbio, la grazia di Dio, che illumina e lavora interiormente le anime, non manca mai; ma l’uomo, immerso nella realtà sensibile, ha bisogno di un intermediario, che gli riveli e gli spieghi le vie di Dio. Questo sostegno si realizza essenzialmente mediante la Direzione spirituale. Essa è, quindi, l’aiuto offerto individualmente alle anime, per dar loro la possibilità, con appropriati consigli, di giungere più agevolmente alla santità.

Dirigere un’anima vuol dire condurla nelle vie di Dio, “dagli inizi della vita spirituale fino alla sommità della perfezione cristiana”[1], insegnandole ad ascoltare l’ispirazione divina e a rispondervi e suggerendo la specifica pratica delle virtù, più appropriata per quella determinata situazione. L’aiuto del direttore spirituale consiste, principalmente, nell’illuminare la persona, perché veda la giusta direzione da dare alla sua vita, scopra quanto in sé si oppone al piano di Dio e comprenda in maniera più chiara in che modo impegnarsi nella vita interiore per raggiungere, più speditamente, la meta della santità.

Dirigere significa contribuire a innalzare l’anima alla santità alla quale essa è chiamata da Dio, perché, seguendo le orme di Cristo, scopra l’amore infinito del Padre e si apra alla Sua azione provvidenziale, rispondendo con una sensibilità spirituale sempre nuova alle Sue esigenze. L’aiuto spirituale personale è essenzialmente un “sussidio” per il raggiungimento della pienezza di vita e di amore a cui il cuore umano anela e alla quale ogni persona umana è chiamata.

La Direzione spirituale ha, perciò, una funzione strumentale di aiuto, che si inserisce nella missione mediatrice della Chiesa, che è “Madre”, che guida, istruisce e santifica. Considerata alla luce della missione ecclesiale, la Direzione è l’espressione della cura spirituale delle persone che Dio affida ad Essa.

Gesù stesso ha affidato ai Suoi Apostoli la missione di condurre e guidare le anime, sul suo esempio:Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28,19-20).

I due “protagonisti” di ogni cammino spirituale, dunque, sono Dio e l’anima. Il direttore svolge, tra questi, una funzione di mediazione, che “prepara la strada al passaggio dello Spirito Santo e che facilita il cammino del credente per una risposta docile e libera”[2].

La Direzione pone l’anima a confronto con il messaggio evangelico, nella sua integrità e incisività, e l’aiuta a trovare il modo concreto di imitare Cristo, modello di vita per ogni fedele, nel rispetto della legittima autonomia di scelta e di adesione personale al Signore. Da ciò comprendiamo che si parla di Direzione spirituale “quando il credente, alla ricerca della pienezza della vita cristiana, riceve un aiuto spirituale che lo illumina, lo sostiene e lo guida nel discernere la Volontà di Dio per raggiungere la santità”[3].

La Direzione spirituale è stata, dunque, definita, da molti autori spirituali, la scienza e l’arte di condurre le anime alla propria perfezione, secondo la vocazione personale[4]. Essa, quindi, si configura come scienza, in quanto fondata su principi teorici, dottrinali, teologici e psicologici, ma è anche “arte”, per quanto riguarda l’abilità del direttore di adempiere la sua missione. La Direzione, infatti, è un servizio offerto alle anime, per favorirle nel raggiungimento della pienezza della vita cristiana, stimolandole alla pratica delle virtù e sostenendole nel loro impegno, affinché, sorrette dalla grazia, possano attuare in se stesse i disegni di Dio, così che Cristo sia formato nei loro cuori (cfr. Gal 4,19).

 

 

 

[1] A. ROYO MARIN, Teologia della perfezione cristiana

[2] B. GOYA, Luce e guida nel cammino

[3] CH. A. BERNARD, L’aiuto spirituale personale

[4] B. GOYA, Luce e guida nel cammino

 

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