Pillole di SpiritualiTà
Volete dire le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire, e sarete la sua lode, se vivrete bene. (Sant'Agostino)
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di padre Eugenio Pozzoli icms
Con questa espressione poetica Aurelio Prudenzio, autore cristiano del IV secolo, nel suo Liber Apotheosis , prova a descrivere l’unione santa e feconda tra Maria Santissima e lo Spirito Santo. E come lui molti altri autori nel corso dei secoli, guardando a Maria Santissima come Sposa dello Spirito Santo, hanno tratto insegnamenti e suggerimenti per la vita dei cristiani.
Tra i primi a invocare Maria col titolo di “sposa fedele dello Spirito Santo” è stato San Francesco d’Assisi che, nell’antifona mariana dell’Ufficio della Passione, prega Maria così: «Santa Maria Vergine, nel mondo tra le donne non è nata alcuna simile a te, figlia e ancella dell’altissimo e sommo Re, il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo» (Fonti Francescane 281).
Commentando l’episodio evangelico dell’Annunciazione (Lc 1,26-38) san Giovanni Paolo II così si esprimeva nel corso dell’Udienza del 2 maggio 1990: “La rivelazione dello Spirito Santo nell’evento dell’Annunciazione è legata al mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio e della maternità divina di Maria. Infatti Luca attesta che l’angelo disse a Maria: ‘Lo Spirito Santo scenderà su di te’. È ancora l’azione dello Spirito Santo a suscitare in lei la risposta, nella quale si esprime un atto consapevole della libertà umana: ‘Avvenga di me quello che hai detto’. Perciò nell’evento dell’annunciazione si trova il perfetto “modello” di ciò che è la relazione personale Dio-uomo. […] In queste nozze divine con l’umanità Maria risponde all’annuncio dell’angelo con l’amore di una sposa capace di rispondere e di adeguarsi alla scelta divina in maniera perfetta. […] Soltanto questo perfetto amore sponsale, profondamente radicato nella sua completa donazione verginale a Dio, poteva far sì che Maria divenisse “Madre di Dio” in modo consapevole e degno, nel mistero dell’incarnazione.
Presentando la mediazione materna di Maria, nell’aiutarci a vivere il nostro rapporto con lo Spirito Santo, così scrive san Luigi Grignion di Montfort nel Trattato della vera devozione a Maria (cfr. VD 16-20): «Dio Spirito Santo ha formato Gesù Cristo in Maria, ma dopo averle chiesto il consenso. (…) Con lei, in lei e da lei egli ha realizzato il suo capolavoro, che è un Dio fatto uomo, e tutti i giorni, sino alla fine del mondo, dà vita ai predestinati e ai membri del corpo di questo Capo adorabile. Perciò, quanto più lo Spirito Santo trova Maria, sua cara e indissolubile Sposa, in un’anima, tanto più diviene operoso e potente per formare Gesù Cristo in quest’anima e quest’anima in Gesù Cristo».
I brani citati ci aiutano a comprendere come lo Spirito Santo abbia trovato in Maria una pietra preziosa, perfettamente trasparente, attraverso la quale diffondere la sua luce e la sua carità, animando tutta l’umanità di Maria Vergine. Ed è l’azione dello Spirito stesso a suscitare in Lei il “sì” a Dio, agendo in modo “da adattare perfettamente la persona di Maria, con tutte le sue facoltà ed energie sia spirituali che corporali, ai compiti a lei riservati nel piano della redenzione” come scriveva san Paolo VI in una lettera al card. Suenens nel 1975.
Le “grandi obbedienze” si compiono sempre così: Dio infonde la carità nel cuore della creatura, mediante lo Spirito Santo; e la carità spinge la creatura a fare volentieri ciò che Dio vuole.
Questa presenza dello Spirito d’amore spiega la docile obbedienza di Maria a Dio: Ella si sente amata da Dio ed è questo amore che la spinge a darsi a Lui con tutto il suo essere.
Esprimendo, in questo modo, come dice san Giovanni Paolo II nella catechesi citata “… la suprema unione dell’amore, realizzata tra Dio e un essere umano per opera dello Spirito Santo”.
Affidiamoci ogni giorno a Maria perché ci aiuti a riconoscere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare le sue ispirazioni, a seguirle docilmente, ad affidarci al suo soffio come Lei si affidò.
Facciamo nostra questa preghiera del Montfort, dal Santo inserita nel suo scritto Il segreto di Maria (n.67):
Santo Spirito, pianta, irriga e coltiva
nella mia anima l’albero della vera vita,
cioè l’amabile Maria,
affinché cresca, fiorisca e dia abbondanti frutti di vita.
Santo Spirito, concedimi una grande devozione
e una grande inclinazione verso la tua divina Sposa,
un solido appoggio sul suo materno cuore
ed un assiduo ricorso alla sua misericordia,
affinché in lei e con lei Tu abbia a formare Gesù dentro di me,
al naturale, grande e vigoroso,
fino al pieno sviluppo della sua età perfetta. Amen.
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