Pillole di SpiritualiTà
Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo — il Grande Sconosciuto — perché è Lui che ti deve santificare. (San Josemaría Escrivá)
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di Sr. M. Leonarda Innocente icms
Sant’Agostino dice che Maria è madre delle membra di Cristo perché ha cooperato con la sua carità alla rinascita dei fedeli nella Chiesa; mentre San Leone Magno, quando dice che la nascita del Capo è anche la nascita del Corpo, indica che Maria è al contempo madre di Cristo, Figlio di Dio, e madre delle membra del suo corpo mistico, cioè della Chiesa. Ma, prima ancora di essere madre delle membra, è Lei stessa membro del Corpo di Cristo, membro della Chiesa, sorella nostra. Lei è la prima ad essere stata redenta e, allo stesso tempo, è la madre di tutti i redenti in Cristo.
Dopo averLa riconosciuta esplicitamente "quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa", la Lumen Gentium afferma che Maria SS.ma "occupa, nella Chiesa, dopo il Cristo, il posto più alto e più vicino a noi”. Ella è associata all'opera del Figlio di Dio e, in vista della maternità divina, è stata preservata dal peccato originale e dalle conseguenze derivate da esso. I meriti della Redenzione attuata da Cristo sono stati applicati da Dio a Lei anticipatamente proprio per permetterle di portare in grembo il Figlio dell'Altissimo: ciò la rende a tutti gli effetti una redenta fra i redenti.
Maria, dunque, è stata redenta in anticipo, proprio per la missione che Dio la chiamava a compiere. Santa Teresina, nel suo manoscritto Storia di un’anima, parlando della propria esperienza, descrive un’immagine che ci aiuta a comprendere meglio questo concetto, anche se in modo molto semplificato:
«Lo so: “colui cui meno viene perdonato, ama meno” ma so anche che Gesù mi ha perdonato di più che a Santa Maddalena, perché mi ha perdonato in anticipo, impedendomi di cadere. Ah! come vorrei poter spiegare quello che sento!... Ecco un esempio che un po' tradurrà il mio pensiero. - Suppongo che il figlio di un bravo dottore incontri sulla sua strada una pietra che lo fa cadere e che in questa caduta si spezza un arto; subito il padre arriva, lo rialza con amore, cura le sue ferite, impiegando tutte le risorse del suo mestiere e ben presto il figlio completamente guarito gli testimonierà la sua riconoscenza. senza dubbio questo figlio ha davvero motivo di amare suo padre! Ma io voglio fare ancora un'altra ipotesi. - il padre, avendo saputo che sulla strada del figlio c'era una pietra, si affretta a precederlo e la porta via, senza che nessuno lo veda. Certamente il figlio, oggetto della sua preveggente tenerezza, non conoscendo la disgrazia da cui è stato salvato dal padre non gli testimonierà la sua riconoscenza e lo amerà meno che se fosse stato guarito da lui... ma se viene a conoscere il pericolo da cui è stato salvato, non lo amerà forse di più? Ebbene, sono io questo figlio, oggetto dell'amore preveggente d'un Padre che non ha mandato il suo Verbo per riscattare i giusti, ma i peccatori. Egli vuole che io lo ami perché mi ha perdonato, non molto, ma tutto. Non ha atteso che io lo amassi molto come Santa Maddalena, ma ha voluto che io sappia come egli mi ha amata con un amore d'ineffabile preveggenza, perché ora io lo ami alla follia!... Ho sentito dire che non si era mai trovata un'anima che amasse di più di un'anima penitente, ah! cosa non vorrei fare per smentire questa parola!»
Inoltre, Maria SS.ma è membro della Chiesa anche in virtù della vicinanza al Figlio. All'Annunciazione accolse liberamente il piano che il Signore aveva su di Lei, portò in grembo Gesù, lo seguì nelle Sue peregrinazioni apostoliche, soffrì con Lui ai piedi della Croce, accettando la spada che le trafiggeva il Cuore, e stette poi accanto alla Chiesa nascente prendendosi “cura dei fratelli del Figlio Suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli ed affanni, sino a che non siano condotti nella patria beata”. Maria SS.ma, quindi, partecipa in pienezza della stessa grazia da cui la Chiesa ha origine e le è data proprio per il bene della Chiesa.
Ha detto Papa Francesco, nell’omelia a Santa Marta il 21 marzo 2018: «curioso il linguaggio di Maria nei Vangeli: quando parla al Figlio, è per dirgli delle cose di cui hanno bisogno gli altri; e quando parla agli altri, è per dire loro: “fate tutto quello che lui vi dirà”». Maria è membro della Chiesa, ma ne è membro in modo assolutamente singolare, come Mosè era membro del popolo di Israele, ma eletto a parlare con Lui faccia a faccia, ad ascoltare la Parola del Signore per comunicarla al popolo da parte di Dio e ad ascoltare la parola dei suoi fratelli per farsene portavoce al cospetto del Signore. Egli, pur sentendo su di sé il peso di questo popolo ribelle, ne prendeva le difese davanti a Dio, intercedendo per la sua salvezza, perché Dio perdonasse, di volta in volta, i suoi peccati e le sue mormorazioni. In modo simile Maria SS.ma si pone fra Dio e noi, quale sorella, quale Madre, “prima fra tutti i redenti”, che per prima attraversa le acque del Mar Rosso verso la libertà dei figli di Dio. Ella parla a Dio di ciò di cui abbiamo bisogno noi, ciascuno di noi; e parla a noi di ciò che il Signore desidera da ognuno, per il nostro stesso Bene.
Confidiamo, dunque, senza indugio, nella Sua potente intercessione.
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