Pillole di SpiritualiTà
O Immacolata! “Madre, che ci conosci, rimani con i tuoi figli”. (San Giovanni Paolo II)
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di P. Andrea Mistrorigo icms
Contemplando il Terzo Mistero Glorioso, il nostro sguardo si posa su Maria Santissima e gli Apostoli riuniti nel Cenacolo: questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù (cfr. At 1, 13-14).
Il quadro ci mostra la Madonna e attorno a Lei il primo germoglio della Chiesa: Maria Santissima è la Colonna della Chiesa nascente. La colonna è il punto sul quale grava il peso di un edificio: la fede retta, solida e incrollabile della Vergine Madre è colonna che sostiene la fede debole e incerta degli Apostoli. Non erano bastati i miracoli, non era bastata l’intimità di tre anni di vita condivisa con Gesù, non era bastato neppure il fatto meraviglioso della Risurrezione a forgiare una fede forte nei discepoli… Ce lo dice l’Evangelista Matteo: Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano (Mt 28, 17).
Fin dagli inizi, la Madonna sostiene la fede della Chiesa, proprio a partire dalla sua più alta gerarchia: Dio la pone al centro del collegio apostolico quale modello di decisione nella fede. Ella insegna che scegliere Dio significa fare rinuncia sincera del proprio io. L’ “Eccomi” pronunziato all’annuncio dell’Angelo, non fu per Maria la risposta di un solo momento, ma la consegna incondizionata a Dio della sua volontà, costantemente attuata sino alla rinuncia più grande che cuore di donna possa fare: ai piedi della croce Maria rinuncia ai suoi diritti di madre, acconsente alla morte del Figlio e lo offre per la nostra salvezza. Questa offerta non fu improvvisata: fu il culmine di un segreto martirio consumato giorno dopo giorno a beneficio mio e tuo.
La Madonna è modello di vita nella Comunità dei credenti perché ha nutrito la fede di questa comunità con il latte del suo dolore. Così i veri discepoli della Madonna: nutrono e fanno crescere la Chiesa non con le parole, le vane ambizioni o le aspre critiche, ma col fermento nascosto del silenzio, dell’umiltà, dell’abnegazione, della carità e della segreta offerta dei propri diritti, presunti o reali, sull’esempio di Gesù: Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri (Gv 13, 34). Aveva diritto Gesù di essere accolto dagli uomini? Venne in pace e gli fu mossa guerra, ma per amore non minacciò vendetta. Aveva diritto Gesù di essere riconosciuto retto e innocente? Non fu trovata colpa in Lui, ma per amore accettò l’ingiusta condanna. Aveva diritto Gesù di essere rispettato e onorato? Fu spogliato del suo onore e deriso nella buona fama, ma per amore offrì la divina umiliazione risanando la superbia umana. Come Gesù cede i suoi diritti di Figlio di Dio per acquistare figli a Dio, così la Madonna cede i suoi diritti di madre secondo natura, per acquistare una maternità nuova secondo la grazia.
Decidersi per la fede significa morire per donare la vita. A questa fede di Maria si appoggiarono i Dodici e furono anch’essi trasformati in colonne della Chiesa nascente: il loro martirio di sangue celebra il trionfo dell’amore riparatore, amore che rende bene al male ricevuto e muta il cuore cattivo in un cuore buono. Senza questo amore la Chiesa come le nostre Comunità, sono un corpo senz’anima e lo spirito di comunione è una parola senza contenuto.
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