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PER MEZZO DEL MIO CUORE IMMACOLATO

di Don Matteo De Meo

Alle apparizioni del Sacro Cuore di Gesù, che diffusero e rafforzarono la spiritualità della riparazione in tutta la cristianità, si aggiunsero quelle assai più numerose di Maria Santissima in varie parti del mondo, sempre con l’esortazione alla penitenza (come a Lourdes e in particolare a Fatima, dove il cuore della Vergine batte all’unisono con quello del Figlio). Riparare al Cuore Immacolato di Maria è riparare al Cuore di Cristo stesso, in quanto indissolubilmente uniti.

Il 13 luglio 1917, la Vergine Maria parla a Fatima della devozione al suo Cuore Immacolato, dicendo: “Avete visto l’inferno dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se si farà quello che vi dirò, molte anime si salveranno e vi sarà pace.” Ma, in seguito, sarà Gesù stesso a chiederlo. Scrive Sr. Lucia:

“Il 10-12-1925 mi apparve la Santissima Vergine e, al Suo fianco, sospeso in una nuvola luminosa, un Bambino. La Santissima Vergine, mettendomi la mano sulla spalla, mi mostrò parimenti un cuore coronato di spine che teneva nell’altra mano. Allo stesso tempo il Bambino disse:

 «Abbi compassione del Cuore Immacolato della tua Santissima Madre, che sta coperto di spine che gli uomini ingrati in tutti i momenti Vi infiggono, senza che ci sia chi faccia un atto di riparazione per strapparle»”.

In seguito, la Santissima Vergine disse:

«Guarda, figlia mia, il Mio Cuore coronato di spine che gli uomini ingrati a ogni momento Mi conficcano, con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi».

Quel Cuore è del tutto particolare, perché nessuno è penetrato più intimamente, nel Cuore di Cristo e di Dio, di Maria Santissima, sposa dello Spirito Santo.

Per questo San Tommaso d’Aquino diceva che Dio poteva creare un mondo più perfetto di quello che ha creato (sebbene una volta scelto questo mondo l’abbia fatto nella maniera più perfetta), ma non poteva creare una realtà più grande di Maria, avendole donato una dignità – che è quanto dire anche una santità e una capacità di amare – in qualche mondo infinita.

Tale, dunque, è la grandezza di Maria, la quale, ormai assunta in Cielo, può seguire ognuno dei suoi figli in contemporanea, istante per istante.

Maria, oltre che essere, giustamente, definita la “Sposa dello Spirito Santo”, è in realtà la vera “Sposa di Cristo", perché intimamente e misteriosamente unita al Figlio non solo da vincoli di maternità carnale, ma anche e soprattutto dalla Sua adesione e obbedienza purissima (perché Lei è l’Immacolata) alla Parola e alla Volontà di Gesù.

Quindi, la devozione al suo Cuore Immacolato è la strada, ovvero, il mezzo e il “metodo” per la conformità piena a Cristo Signore. E ancor più è il mezzo più sicuro per consolarlo e amarlo.

Passare attraverso il Cuore di Maria vuol dire imparare il metodo per essere pienamente conformi a Cristo. Vuol dire iniziare a guardare tutta la realtà con gli occhi e il cuore di Maria, che in ogni istante cercava sempre e solo il compimento della volontà di Dio. Vuol dire iniziare ad essere come Dio vuole che siamo!

Pertanto, il suo Cuore Immacolato non può ridursi solo a un richiamo spirituale, ma va posto alla radice di ciò a cui siamo stati chiamati; questa devozione riguarda il metodo con cui affrontare e vivere ogni circostanza. Possiamo dire, in altro modo, che si tratta di un “annientare se stessi per diventare Lei”; ovvero, l’elemento “fondante” consiste “nel conformare, nel fondere, nell’unificare la nostra volontà con la Sua” (M. M. Kolbe, Gli Scritti, n. 579, ENMI Roma 1987). 

Una conformità, quindi, alla volontà di Maria Santissima, che ci conforma perfettamente alla volontà di Dio e che ci insegna a giudicare ogni cosa a partire dalla fede. Potremmo senz’altro dire che la devozione al Cuore Immacolato di Maria, oggi più che mai, costituisce quell’ancora che ci permette di restare saldi nella Verità, in un tempo in cui assistiamo ad un sovvertimento totale di essa.

Credo che, se non abbiamo chiaro questo -e lo dico come l’ultimo fra voi- non si possa cogliere alla radice la divina volontà sottesa allo stesso messaggio di Fatima, che siamo chiamati in particolare a far conoscere e realizzare: “Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato” (Documento di Fatima, a cura di A. M. Martins, L. E., Porto, 1976; Cost. n. 4). Quanto più il suo Cuore Immacolato diventa il mezzo, il metodo, tanto più ci conformeremo a Cristo Signore, in uno spirito di autentica riparazione.

Ogni cristiano, che ami il suo Signore fino al sacrificio, sull’esempio di Maria Santissima, traccia -nel mondo del potere e nella confusione di questi nostri tempi- una via sicura per non perdersi e per giungere al porto sicuro della Verità.

E non c’è altra strada se non: PER MEZZO DEL MIO CUORE IMMACOLATO PORTATE CRISTO AL MONDO.

 

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