SAN MICHELE ARCANGELO e Lucifero

di P. Francesco Bamonte icms

Nell’ultimo libro della Bibbia, il libro dell’Apocalisse, al capitolo 12 dal versetto 7 al versetto 9, si parla di una lotta, avvenuta nel mondo angelico, che viene così descritta: «Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ⁸ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. ⁹E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli». Questo passo della Bibbia ci informa di un episodio primordiale e drammatico, accaduto nel mondo angelico. Tra tutti gli Angeli creati da Dio ve ne era uno che era il più bello, luminoso e grande, tanto che i Padri della Chiesa indicano con il nome di Lucifero, che deriva dal latino lux fero, che significa: portatore di luce. Questo Angelo, però, compiaciuto smisuratamente di se stesso, si infatuò talmente della sua bellezza e della sua grandezza al punto che, quando Dio gli mostrò il suo proposito di volersi fare uomo in Cristo, rigettò con sdegno tale progetto, giudicandolo un’offesa inaudita alla sua dignità angelica: non tollerava, infatti, che la natura umana sarebbe stata in tal modo elevata al di sopra della natura angelica. Si rifiutò, pertanto, di adorare Dio fatto uomo e con sfrontata presunzione e superbia, pretese di sostituirsi a Lui nel governo del creato e di avere per sé l’adorazione che spetta a Dio solo. Seguì, all’istante, la reazione di un altro Angelo, umilissimo, che gridò con tutte le sue forze una frase che la Bibbia riporta nella lingua ebraica: Mi-cha-El, che significa: Chi è come Dio?

Da quel momento, il grido d’amore e di fedeltà a Dio di quell’Angelo coincise con il suo nome: Mi-cha-El, che in italiano si pronuncia Michele. Inoltre, per essersi mostrato il più ardito e il primo a lottare per la verità, per la giustizia e per la difesa dei diritti di Dio e dell’ordine che Dio – nella sua infinita bontà e saggezza – aveva posto nell’universo, fu da Lui messo a capo di tutti gli Angeli che decisero di stare dalla parte del Bene e della Verità. Da allora sino a oggi, Mi-cha-El, San Michele, è il capo degli Angeli fedeli a Dio, che combatterono e combattono tuttora contro Lucifero e contro gli angeli ribelli.

Questi, nell’attimo stesso in cui decisero di separarsi eternamente da Dio, sperimentarono una immediata, terribile e inconvertibile metamorfosi: da esseri spirituali bellissimi, quali essi erano, furono trasformati in esseri ripugnanti e mostruosi, che manifestano in sé il massimo dell’orrore al quale può giungere la creatura che si distacca dal Creatore. Non fu Dio a renderli così, ma loro stessi vollero diventare quello che sono. Divennero quelli che la Bibbia chiama demoni; e il loro capo, Lucifero, prese il nome di Satàn, che in ebraico significa Avversario, Nemico, per indicare che egli divenne l’eterno nemico di Dio e nemico della verità, della bontà, della vita, dell’amore, della pace, dell’ordine e della santità tra gli uomini.

Per Lucifero diventato Satana e per i demoni non vi fu più speranza di redenzione, perché la loro scelta era irreversibile. Dio, Padre buono, che ci ama infinitamente, più di quanto un padre e una madre possano amare i propri figli, concede invece a noi, uomini, l’opportunità per salvarci. L’arco della nostra esistenza terrena, infatti, è il tempo della nostra scelta, della decisione per il bene o per il male, per la luce o per le tenebre, per la felicità incommensurabile del Paradiso o per l’eterna pena dell’Inferno.  Satana e gli angeli ribelli ci vorrebbero tutti con loro nell’eterna perdizione; Dio ci vuole tutti con Lui nell’eterna gioia del Paradiso. E, poiché sa che il tempo della nostra esistenza terrena è il tempo del grande combattimento, Egli manda Cristo Gesù Suo Figlio in nostro aiuto; manda la sua stessa Madre, la Vergine Maria; manda i Santi e San Michele Arcangelo con gli angeli fedeli, i quali, al suo comando, intervengono nel nostro mondo umano, per aiutarci nella lotta personale che ognuno di noi deve sostenere quotidianamente per la propria salvezza.

San Michele Arcangelo è l’amico di tutti gli amici e di tutti i fedeli di Dio: chiunque è amico e fedele di Dio, può contare sul suo aiuto e sulla sua protezione nel tempo dell’esistenza terrena, durante il quale la nostra anima e il nostro corpo sono esposti a tanti pericoli e a tante insidie. Questo è il motivo per cui la Chiesa ci invita a invocare l’aiuto e la protezione del glorioso Arcangelo San Michele; e, nel medesimo tempo, ci invita a essere come lui e con lui al servizio del bene, nella lotta contro ogni forma di male, innanzitutto aiutandoci a vincere il male in noi stessi e poi nella società e nel mondo.

Riconoscendo umilmente anche noi, come San Michele, che nessuno è come Dio e che a Lui solo si deve adorazione, lode, gloria e onore in eterno, e che Dio solo è il nostro unico, vero bene, vogliamo così pregare:

«O glorioso principe delle schiere angeliche, San Michele Arcangelo, tu sei il grande alleato di coloro che riconoscono che nessuno è come Dio. Noi ti ringraziamo per tutto quello che fin dall’inizio della storia umana hai operato per noi, stai operando e continuerai ancora a operare per noi, fino all’annientamento totale dell’impero di Satana nel mondo, quando Gesù Nostro Signore ritornerà visibilmente, come ci assicura la Sacra Scrittura. Ti supplichiamo: aiutaci nella grande battaglia della nostra vita, la battaglia che dobbiamo sostenere per la nostra eterna salvezza; e, mentre combattiamo anche noi per l’onore e la gloria di Dio, vogliamo affrontare Satana e gli angeli ribelli innalzando con te e con tutti gli Angeli fedeli il tuo stesso grido di fedeltà e di amore: “Chi è come Dio?”».