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Santa Margherita Maria Alacoque e IL CUORE DI GESÙ

"Possano tutti essere come ceri accesi al cospetto di Dio"

di Maria Di Bella

Santa Margherita Maria Alacoque, nasce in Borgogna nel 1647 e fu colei che rivelò, in tutta la loro mirabile profondità, i doni d'amore del Cuore di Gesù e la promessa che “i carismi soprannaturali” di cui lei fu inondata, sarebbero stati estesi a tutti i devoti del Sacro Cuore. 

Dopo una giovinezza difficile, Margherita entrò a ventiquattro anni nell'Ordine della Visitazione (fondato nel da S. Francesco di Sales) diventò suor Maria e restò vent'anni tra le Visitandine. Fin dall'inizio si offrì "vittima al Cuore di Gesù”, ricevette dal Signore dei doni straordinari, ma fu giudicata una fanatica visionaria, fino a quando il Beato Claudio La Colombière - che divenne preziosa e autorevole guida della mistica - le ordinò di narrare, nella Autobiografia, le sue esperienze ascetiche, rendendo pubbliche le rivelazioni da lei avute.  Per ispirazione della Santa nacque la festa del Sacro Cuore ed ebbe origine la pratica pia dei “primi Nove Venerdì” del mese. Infatti, tra le 12 promesse che Gesù ha fatto a Santa Margherita, particolare attenzione va riposta proprio alla dodicesima detta «Grande Promessa»: “Coloro che faranno la Comunione nei primi venerdì, per nove mesi consecutivi, avranno il dono di morire in grazia di Dio e «il mio Cuore si renderà asilo sicuro in quel supremo momento».

Grazie alla sua fedele e generosa risposta a questa missione che le affidò il Signore, si diffuse nel mondo la devozione a quel Cuore che a Santa Margherita Alacoque era apparso "su di un trono di fiamme, raggiante come sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce". Il suo programma di vita fu quello di essere strettamente unita all’Eucarestia non solo celebrata, ma anche adorata. L’adorazione eucaristica infatti è stata sempre un punto fermo nella sua vita, tanto da trascorrere anche intere giornate davanti al Santissimo Sacramento.

Le rivelazioni trasmesse da santa Margherita ci fanno comprendere l’importanza della natura umana di Gesù, vero Dio e vero Uomo, che, ai devoti del Suo Cuore, ha fatto delle promesse di salvezza eterna e ci aiutano a superare la tentazione di considerare la devozione al Sacro Cuore come qualcosa di astratto e lontano dalla nostra quotidianità.

Sull’esempio di Santa Margherita, chiediamo dunque al Signore di poter sperimentare anche noi lo stesso “ardore” quando sostiamo in adorazione alla sua presenza nella Santissima Eucaristia, perché possiamo essere autentici adoratori in “Spirito e verità”, come Ceri Accesi che si consumano al suo cospetto.

 

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