Pillole di SpiritualiTà
Per divina disposizione è stato permesso che un soldato trafiggesse e aprisse quel sacro costato. Ne uscì sangue ed acqua, prezzo della nostra salvezza. (San Bonaventura)
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di padre Francesco Bamonte icms
Dopo la festa della Nascita della Vergine, l’8 settembre, la Liturgia della Chiesa dedica un giorno ad onorare in maniera speciale il Santissimo Nome di Maria, affinché questo nome, che contiene enormi ricchezze spirituali, come quello di Gesù, sia sempre sulle nostre labbra e nel nostro cuore.
Sappiamo con certezza, dai Vangeli, che il nome della Madonna è Maria, in particolare dal Vangelo di Luca al cap. 1 v. 26-27, in cui leggiamo: «In quel tempo l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria».
Presso i Giudei il nome aveva un'importanza notevole e si usava darlo con solennità. Sappiamo dalla Sacra Scrittura che, a volte, Dio interveniva direttamente annunciando in anticipo il nome da dare a qualche suo servo. Fu l'angelo Gabriele, infatti, a comunicare a Giuseppe il nome con cui doveva chiamare il Bambino che sarebbe nato da Maria: «Gesù». E fu sempre lo stesso arcangelo ad essere inviato anche a Zaccaria, mentre svolgeva il suo turno di ufficio sacerdotale nel tempio di Gerusalemme, per rivelargli il nome di suo figlio: «Giovanni è il suo nome» (Lc 1,57).
Considerando il compito che Dio assegnava alla Santissima Vergine nella storia della salvezza, anche nel suo caso Egli sarà sicuramente intervenuto in precedenza, perché le fosse dato un nome adeguato alla grandezza e alla dignità del suo essere Madre di Dio e Madre di ogni uomo, al di sopra di tutte le creature della terra.
Riccardo di San Lorenzo, rivolgendosi alla Madonna, dice: «O Maria, il tuo eccelso ed ammirabile nome uscì dal tesoro della Divinità; poiché tutta la Santissima Trinità ti attribuì tale nome, superiore ad ogni altro nome dopo quello di tuo Figlio e lo arricchì di grande maestà e potenza poiché volle che solo udendolo, per rispetto, tutti si prostrassero e lo venerassero, in cielo, in terra e sotto terra».
L’invocazione devota del nome di Maria è particolarmente efficace nella nostra lotta personale contro Satana. Gli esorcisti hanno sperimentato nel loro ministero come il demonio reagisca infuriato quando pronunciano il nome di Maria, e tanto più s’infuria quanta più fede e quanto più amore mettono nel pronunciarlo. A tale furore, però, fa subito seguito la sua perdita di forze.
Dice San Bonaventura che, “come la cera si liquefa al calore del fuoco, così i demoni perdono le forze con le anime che si ricordano spesso del nome di Maria e l’invocano devotamente, tanto più se queste anime cercano di imitarla”.
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrive: «Beato chi, nelle battaglie con l’Inferno, invoca sempre il bel nome di Maria. Quante vittorie su questi nemici hanno riportato i devoti di Maria con il suo santissimo nome».
E San Tommaso da Kempis scrive: «Non si teme sulla terra un grande esercito di nemici armati, quanto le potenze dell’inferno temono il nome della Vergine e la sua protezione su una persona. I demoni cadono abbattuti nell’udire il nome di Maria. Al tuono di questo grande nome il demonio fugge e l’inferno trema».
Nella Messa del Santo Nome di Maria, la Chiesa ci fa pregare l’Eterno Padre con l’invocazione di Colletta: «…concedi a noi che ci affidiamo alla protezione di questa Madre, di sperimentare la forza e la dolcezza del suo nome» e nel Prefazio, il sacerdote, prega così: «Nel nome di Gesù è tutta la nostra salvezza: davanti a Lui si piega ogni ginocchio in cielo, in terra e sotto terra. Nella tua provvidenza (o Padre), hai voluto che risuoni sulla bocca dei fedeli anche il nome di Maria; il popolo cristiano guarda a Lei come fulgida stella, la invoca come Madre e nei pericoli ricorre a Lei come a sicuro rifugio».
Tutti conosciamo quella stupenda esortazione di san Bernardo, con la quale il santo invita fervidamente a invocare il nome di Maria. È così bella che, seppure notissima, vale la pena in questo giorno di riproporla ai nostri lettori:
«Chiunque tu sia che nell’instabilità continua della vita presente t’accorgi di essere sballottato tra le tempeste senza punto sicuro dove appoggiarti, tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa Stella se non vuoi essere travolto dalla bufera. Se insorgono i venti delle tentazioni e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la Stella, invoca Maria! Se le onde furiose dell’orgoglio, dell’ambizione, della calunnia e dell’invidia ti spingono di qua e di là, guarda la Stella, invoca Maria! Se l’ira, l’avarizia, le lusinghe della carne hanno scosso la navicella della tua anima, guarda Maria! Se turbato per l’enormità dei tuoi peccati, confuso per le brutture della tua coscienza, spaventato al terribile pensiero del giudizio, stai per precipitare nel baratro della tristezza, e nell’abisso della disperazione, pensa a Maria! Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, pensa a Maria, invoca Maria! Maria sia sempre sulla tua bocca e nel tuo cuore. E per ottenere la sua intercessione, segui i suoi esempi. Se la segui non ti smarrirai, se la preghi non perderai la speranza, se pensi a lei non sbaglierai. Sostenuto da lei non cadrai, difeso da lei non temerai, con la sua guida non ti stancherai, con la sua benevolenza giungerai a destinazione e così sperimenterai in te stesso quanto giustamente sia stato detto: “E il nome della Vergine era Maria”».
Invochiamo con grande amore il nome di Maria, ricordando che ogni volta che noi pronunciamo questo nome, si rallegrano tutti i Santi e gli Angeli del Cielo che onorano Maria come loro Regina, e la stessa Santissima Trinità che vede in Maria il capolavoro della sua creazione. Meditiamo e viviamo sempre più intensamente il nostro legame personale, filiale con la Madonna, che è inscindibile da quello con Gesù. Più riscopriremo e vivremo questa dimensione mariana della nostra vita cristiana, più ne avrà giovamento la nostra vita spirituale e tutto il nostro apostolato.
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