Pillole di SpiritualiTà
Comprendi per credere, e credi per comprendere. Comprendi la mia parola, affinché tu possa credere; credi alla parola di Dio per poterla comprendere. (Sant'Agostino)
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la grande APOSTOLA del Cuore Immacolato di Maria
di P. Rui Nunes icms
Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria – il cui nome di Battesimo era Lucia Rosa Santos – nacque ad Aljustrel, frazione di Fatima, in Portogallo, il 28 marzo del 1907. Nacque nel seno di una famiglia profondamente cristiana, nella quale le fu trasmessa una fede semplice e autentica. Sua mamma, Maria Rosa, nello stesso giorno in cui sembrava ormai imminente la nascita di Lucia, andò alla Messa del mattino, ricevette la Comunione e poi nel pomeriggio nacque la piccola Lucia. Questa fu battezzata il 30 marzo, nella chiesa parrocchiale di Aljustrel. La mamma di Lucia insegnava la Dottrina Cristiana, non solo ai suoi figli, ma anche a tutti i bambini del paese. Lucia crebbe in questo ambiente sereno. A sei anni ricevette la Prima Comunione: il giorno precedente, in preparazione dell’evento, si confessò da un Sacerdote, che le parlò dell’azione dello Spirito Santo nella sua anima: «Figlia mia, la tua anima è tempio dello Spirito Santo: conservala sempre pura, affinché Lui possa continuarvi la sua azione divina». Questo buon Sacerdote la invitò poi ad affidarsi alla Mamma Celeste: una statua di Maria Santissima, in chiesa, le sorrise, a confermare il suo proposito di custodire il suo cuore solo per Gesù. Subito, il giorno seguente, appena ricevette Gesù Sacramentato per la prima volta, si raccolse in profonda adorazione e sentì che Gesù le diceva: «La grazia che oggi ti è concessa resterà viva nella tua anima, producendo frutti di vita eterna». La sua vita di bambina continuò normale, come tutti, e cominciò presto a lavorare, custodendo un piccolo gregge di pecore che apparteneva ai suoi genitori.
Aveva appena dieci anni quando la sua vita e quella dei suoi cuginetti, Francesco e Giacinta, cambiarono totalmente. Era il 13 maggio 1917 quando la Vergine Maria apparve loro, mentre pascolavano il gregge. La Mamma Celeste, parlando con tenerezza a Lucia, affidò ai tre innocenti bambini un mesangio di salvezza per tutto il mondo. All’inizio del XX secolo, in quell’anno 1917, il mondo era avvolto dagli orrori della Prima Guerra Mondiale: un mondo dove anche il materialismo ateo e il comunismo avrebbero ben presto diffuso i loro errori.
Proprio quando tutto appariva tenebre, sofferenze senza misura, paura e morte, ecco che nel buio del mondo e della storia brillò una stella: il felice giorno 13 maggio 1917! Lucia ebbe un ruolo fondamentale nella storia delle Apparizioni di Fatima, perché lei, nell’insondabile progetto di Dio, sarà la sola a parlare con la Vergine Maria. Giacinta aveva la facoltà di vedere la Madonna e di ascoltarla; Francesco, invece, non riusciva ad ascoltare la Madonna, però la vedeva. Erano poi la sorella e la cugina che gli comunicavano quelle rivelazioni del cielo.
Il tredici giugno 1917 la Madonna annunciò che presto avrebbe portato in cielo Francesco e Jacinta: Lucia, invece, doveva rimanere ancora un po’ di tempo sulla terra.
A Lucia la Madonna affidò una missione particolare, dicendole: «Tu rimani quaggiù ancora qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».
Infatti, i suoi cuginetti morirono poco dopo le apparizioni, a causa della terribile epidemia chiamata “Influenza Spagnola”. Lucia restò, per portare al Mondo, sconvolto dall’odio e dalla guerra, un messaggio di pace e di salvezza, attraverso il Cuore Immacolato di Maria.
Tutta la vita di Suor Lucia è stata una continua oblazione a Dio. Una vita segnata da tantissime sofferenze e prove, a livello fisico e spirituale; lei, però, si è sempre sentita sostenuta dal materno Amore di Maria: «E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare. Io non ti lascerò mai! Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio». Lucia abbracciò una vita di penitenza, con le sue mani alzate in preghiera incessante per l’umanità sofferente, unendo i suoi sacrifici al Sacrificio di Gesù, per la conversione e la salvezza delle anime, prima nella Vita Religiosa, tra le Suore di Santa Dorotea; poi nel silenzio della clausura del Monastero di Coimbra, fino all’ultimo respiro terreno. Queste mani alzate ci ricordano le mani alzate di Mosè, che rendono forte l’esercito di Israele: la sua intercessione donava coraggio, dinanzi al nemico, rendendo capaci gli Ebrei di affrontare gli avversari.
Lucia si ritirò nel segreto della Clausura, perché la luce del messaggio di Fatima brillasse con intensità, nei cuori e nelle anime. È di grande esempio, per noi, la fiducia e la obbedienza che dimostrava nei confronti del suo Direttore spirituale, il Vescovo di Fatima. Lei vedeva sempre, alla luce della fede, la volontà di Dio nelle parole del Vescovo. E in questo non si sbagliava mai e trovava poi sempre grande pace. Quel fuoco dell’Amore di Dio, che la Mamma Celeste le aveva comunicato, ardeva sempre con più intensità nel suo cuore, per la conversione dei poveri peccatori.
Lucia diceva: «Devo mostrare alle anime il cammino verso il cielo, per il dolce sentiero della preghiera e della penitenza». Così è stata la sua vita: una vita di obbedienza, di adorazione, di amore e di servizio, tutta spesa alla luce della fede, della speranza e della carità, per la maggiore gloria di Dio e la salvezza delle anime, per portare agli uomini il grande invito alla conversione, che il dolce Cuore Immacolato di Maria le aveva affidato. «Guarda figlia mia, il mio Cuore circondato di spine, che gli uomini ingrati in ogni momento mi configgono con bestemmie e ingratitudini. Almeno tu vedi di consolarmi, e di’ che tutti coloro che per cinque mesi, il primo sabato, si confesseranno, ricevendo la santa Comunione, reciteranno un Rosario e mi faranno compagnia per 15 minuti, meditando i quindici misteri del Rosario con l’intenzione di alleviare la mia pena, Io prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza di queste anime».
Suor Lucia ci ha affidato un Messaggio, tramesso a lei dalla Madonna, più che mai attuale, secondo il quale è urgente che l’uomo ritorni a Dio, riprendendo la via della preghiera – soprattutto attraverso la recita del Rosario, come via per la salvezza delle anime –; e, nello stesso senso, torni alla pratica della penitenza e alla sincera conversione del cuore.
Questa è stata la missione della venerabile suor Lucia: riportare l’uomo a Dio attraverso il Cuore Immacolato di Maria. Giacinta – ora dichiarata Santa – raccomandava alla cara cugina, prima di morire: “Tu rimani qua, per dire che Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Di’ a tutti che Dio concede le grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria; che le domandino a Lei, che il Cuore di Gesù vuole che, accanto al Suo Cuore, sia venerato il Cuore Immacolato di Maria”.
“Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”
(la Vergine Maria ai Pastorelli - 13 luglio 1917)
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 09 febbraio 2025 - ANNO C -
"Lasciarono tutto e lo seguirono"
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